Per farvi capire (e, per non annoiarvi) vi spiegherò brevemente il perché di questa domanda. Allora, ieri stavo al telefono con mia sorella, che mi raccontava la sua ennesima disavventura con un avvocato. Mia sorella si era avvalsa di lui perché sta cercando di comprare una casa all'asta e le serve un professionista che l'aiuti. Per farvela molto breve, questo qui, le ha detto che lui aveva capito che doveva controllare solo i documenti e le aveva fatto firmare il mandato e successivamente le ha detto che le ha anche mandato un'email dove precisava che lei gli aveva detto che lui doveva controllare solo i documenti. Mia sorella poi mi ha chiesto: "ma secondo te, il male che ci ha fatto gli tornerà?" ed io l'ho assicurata dicendo: "certo". E, lei mi ha chiesto in quale modo si capisce chi ha fatto del male e chi ha torto. Perché l'avvocato sostiene che lui ha fatto tutto perfettamente e che ha fatto più del dovuto. Mentre lei si sente solo derubata e pensa che il suo lavoro è stato inutile perché lei sapeva perfettamente che i documenti erano precisi.
Cosa ne penso io di questa situazione? Innanzitutto, vi posso dire, che per mia sfortuna conosco bene gli avvocati e so come la pensano. Poi, non lo so, se ci siano brave persone e via discorrendo. Purtroppo, ho avuto più sodomizzate (scusate i termini pesanti) che altro. Ho anche lavorato per un avvocato donna, che io super stimavo e per cui pensavo mai mi avrebbe fatta del male. Per farvela sempre breve, questa mi rubò un sacco di soldi e mi fece anticipare anche i soldi delle sue pratiche. Mi fece anche firmare un foglio dove attestavo che mi aveva dato dei soldi (sempre tutto abbreviato).
Però, al di là, della mia disavventura e dando io beneficio del dubbio, che siamo tutti diversi e ognuno ha la propria storia, io mi sento di dire, che al di là delle diversità penso che alcuni torti e ingiustizie siano universali per tutti gli uomini, donne e simili. Penso che a nessuna persona, considerata sana dal punto di vista sociologico e della giurisdizione piaccia essere trattato male, derubato, picchiato, deriso, umiliato, ucciso, sfigurato o non so che altro. Ci dovrei meditare un po'. Per ora sono queste le cose che mi sono venute in mente. A questa mia affermazione ho dichiarato che la maggioranza è così o comunque le persone che ho conosciuto io e che hanno un certo tipo di vita, non amano certi comportamenti e fanno sempre patti chiari e amicizia lunga su ciò che vogliono e non vogliono. Ora, conoscendo mia sorella, che è una sveglia, che nonostante le sue debolezze sfodera sempre gli artigli so per certo che lei avrà spiegato con dovuta dovizia di particolari quello che le serviva e no (pur non stando lì). Quello, secondo me, non avrà ascoltato le cose che le diceva e si sarà rigirato le cose come meglio credeva. Inoltre, solo dopo essersi intascato i soldi e essersi ridotti all'ultimo momento ha ammesso che lui in aste non si è mai occupato :O è questi scusate me li chiamate professionisti? Ad ogni modo, senza che mi dilungo in particolari e senza che vi annoio e mi perdo tempo spiegando punto per punto, perché potrà essere sempre sminuito o comunque uno può pure non pensarla come me, io penso che uno sta in torto marcio quando: 1) mi manca di rispetto 2) mi deruba 3) mi uccide 4) maltratta me e la mia famiglia o i miei oggetti (diverso sia dalla mancanza di rispetto che può essere un grazie o una forma di maleducazione è più soft) 5) minaccia 6) non è coerente.
Per non parlare poi che il cliente ha sempre ragione!
Però questo non fa parte delle mie verità supreme sui singoli individui. Quindi, vi volevo chiedere secondo voi, in base a quale metro il male torna della vita e quali sono le cose che in generale nessun individuo tollera (o, almeno la maggioranza).
Grazie a chi risponderà ma anche a chi si limiterà a leggere ^^