DanyDuck ha scritto:ClaudiaK ha scritto:Ma non dubito che tu dica quel che è vero.
Solo che - secondo me - tantissimo dipende anche da come-dove-quando si lanciano proposte.
Detta semplice: non ho nessun dubbio che se tu ti limiti a lanciare la proposta di un concerto tra le tue conoscenze dirette...sì, certo...il riscontro possa essere quello che hai detto tu.
Ma magari (dico per dire) l'effetto potrebbe essere del tutto diverso se (solo per i primo esempio che mi viene in mente) solo lasciassi/lanciassi in un bar uno di quei messaggi, scritti in un biglietto o in una locandina, del tipo "sto organiizzando per andare al concerto di X nel luogo Y per la data del AA/bb/CCCC. Contattami se può interessarti!".
Non so se la mia proiezione possa essere considerata particolarmente (o preoccupatamente) ingenua/demenziale, ma davvero non vedo niente di strano in questo modo di porsi...mentre (dal mio sommesso punto di vista) questo già può valere, nel suo piccolissimo, ad abbattere tanti muri comunicativi che di fatto esistono... e che di fatto ci creiamo da soli...
La tua proiezione è più che altro forse un po' vintage e pure un po' romantica! Oggi non so quante gente legge ancora degli annunci in qualche bacheca (ammesso di riuscire a trovarne qualcuna), ormai va tutto sui social e le app, ad esempio ce ne sono alcune per trovare dei passaggi in auto, solo che io non sono troppo per conoscenze al volo, specialmente se si deve viaggiare insieme, preferirei conosce prima la persona che mi devo caricare in macchina, poi ho notato che specialmente chi usa le app è solitamente molto giovane, in questo caso mi sentirei forse un po' a disagio nel viaggiare con ragazzi che potrebbero essere miei figli e credo che lo sarebbe pure per loro.
Certamente potrebbe essere che la mia proiezione sia "un po' vintage e pure un po' romantica".
Però mi viene anche il dubbio che - almeno in qualche caso - siano gli over 50 (o anche solo over 40) a dar per scontato che "tutto viva su app e social".
Intanto penso (solo per UN esempio, come sempre) a quei foglietti che, nelle zone universitarie, trovi affissi un po' dappertutto (compresi i tronchi degli alberi del viale) in cui i ragazzi universitari (che oggi sono nativi digitali), da un terzo di foglio A4 ricavano quegli annuncini per offerire o cercare qualcosa e che sono composti dalla parte superiore in cui è scritto cosa cercano o cosa offrono, e dalla parte inferiore tagliata a listellini da poter strappare e prelevare con il numero di cell dell'autore dell'annuncio, da contattare se interessati.
L'ho sempre trovata un'idea particolarmente intelligente e pratica, anche perchè arriva diretta e in loco a quanti possono essere effettivamente interessati a quel particolare annuncio, TROVANDOSI IN ZONA.
E capisci che...se cerchi o offri una stanza da universitario (per dire a Bologna)...probabilmente è molto più sensato e concludente affiggere questo tipo di avvisi nei pressi dell'UniBo, piuttosto che lanciare lo stesso messaggio sui "social" ...con cui arriva a uno tsunami di persone ovunque, e che non sono affatto interessate ad una stanza da fuori sede a Bologna... (con tutti i rischi di essere anche agganciati da persone che cercano tutt'altro e non sempre "benevolo E veritiero"... ).
Insomma...senza voler demonizzare nulla...a me sembra che il concetto "tutto vive di app e social" rischi di essere più una mitizzazione complessata di chi è "over X" che NON realtà reale DEI GIOVANI ANAGRAFICI.
Prova ne sia che, durante la Pandemia, sono stati tantissimi i giovani e giovanissimi (anche e soprattutto metropolitani) che hanno rischiato sanzioni anche pesanti nell'eludere i vari lockdown........................PUR DI VEDERSI DAL VIVO IN LUOGHI FISICI (a cominciare proprio da bar e pub!) perchènon ne potevano proprio più di "incontrarsi" solo via app e social!