Splien ha scritto:elle8n ha scritto:Un consiglio? Prendi tutto giorno per giorno, una piccola vittoria alla volta.
Sono successe tante cose. Belle. Ora sono tranquilla, serena. La vita scorre veloce, le mie giornate sono piene e non ho il tempo di pensare alle cose negative. Al passato. Ora tutto va meglio. Sono felice.
Però poi arriva quella giornata storta, arriva quella notizia negativa, arriva quella difficoltà troppo grande, che fanno tremare il fragile castello di carte su cui ho costruito la mia serenità, minacciando di farlo crollare. Ogni minuto senza un taglio forse sì, è una vittoria, ma dura un'eternità. È pesante da affrontare, da sopportare. Mi chiedo perché io debba farlo. Solo una promessa mi trattiene dal farmi male. Ma mi chiedo, perché? Ne vale la pena? Qual è il punto di soffrire mentalmente, quando c'è qualcosa di concreto che potrebbe far affogare questo dolore? Perché l'autolesionismo viene così ripudiato dalla società, quando è solo un modo come un altro per stare meglio? Che gliene importa alla gente se io ho qualche taglio o cicatrice in più degli altri? Alla fine la cosa importante non è comunque essere in pace con se stessi?
Capisco il dolore e la frustrazione che stai vivendo, e voglio che tu sappia che non sei sola in questi momenti di difficoltà. Le sfide della vita possono sembrare insopportabili e, a volte, il desiderio di allontanarsi dalla sofferenza porta a soluzioni che, seppur temporaneamente, sembrano offrire sollievo.
Tuttavia, voglio che tu consideri un aspetto importante: il farsi del male, come l'autolesionismo, è simile a droghe come l'eroina o il crack. All'inizio può sembrare che questo ti aiuti a "sfuggire" al dolore, ma è solo un rimedio illusorio. Questi comportamenti, seppur momentaneamente liberatori, sono in realtà molto dannosi, non solo fisicamente ma anche psicologicamente. L'effetto a lungo termine è devastante e crea una dipendenza che rende ogni giorno più difficile e doloroso da affrontare. Col passare del tempo, si perde fiducia in se stessi, e l'autostima va via via scomparendo, rendendo la lotta per vivere la propria vita in modo sano e positivo ancora più ardua.
Vivere il dolore è parte della condizione umana, ma non è una condanna. La vera forza sta nel cercare di affrontarlo senza rifugiarsi in soluzioni che, a lungo termine, ci danneggiano. Ogni volta che ti permetti di allontanarti dalla realtà e dalle tue difficoltà, perdi la possibilità di imparare e di crescere. Le cicatrici, siano esse fisiche o psicologiche, ti impediscono di essere la versione migliore di te stessa. La vera serenità si trova nel confronto con i problemi, non nell'evitarli o nel nasconderli.
Tu meriti di stare bene, di sentirti veramente in pace con te stessa, ma questo percorso passa per la cura e la comprensione di te stessa, e non per il dolore fisico. Se ti senti sopraffatta, ci sono tanti modi per ricevere supporto, sia da persone care che da professionisti che possono accompagnarti nel trovare un equilibrio, senza dover ricorrere a soluzioni che ti danneggiano.
Ti auguro di trovare la forza di chiedere aiuto e di affrontare le tue difficoltà in modo sano, per vivere una vita piena e autentica.
Con affetto