Guarda, per me il problema principale è che, di quello che dicono gli altri nella realtà (ascoltandoli parlare, come rumore di sottofondo), non mi interessa niente, o quasi niente. Sento tutte queste parole e parole e parole (io in genere sto in silenzio) e non mi acchiappano. Se sentissi, per esempio, parlare di un episodio di
Anna dai capelli rossi, o di
Heidi, mi attiverei subito attentivamente. O di una camminata fatta per visitare un certo laghetto dolomitico. O una riflessione sulle nostre illusioni. O una citazione dal
Qohelet. O tante altre cose che non sento mai. Sento discorsi che mi annoiano, per me pallosi, banali, o cose che ho già stra-sentito. Anche quello che interessa me può annoiare o non interessare tanti/e altri/e, sia chiaro. Da solo posso leggere, guardare e ascoltare quello che mi va (prodotti più o meno culturali, o di intrattenimento, anche di un tempo), scrivere, ecc. Non riuscirei a sopportare il ciclo di una famiglia mia, con moglie, figli, azioni da ripetere. Mi sembra di aver già vissuto tutto questo mille volte e preferisco starne fuori. Meglio le famigliole delle sitcom, come
La vita secondo Jim.
https://www.youtube.com/watch?v=sG7mEcmqEDA[Anna dai capelli rossi - episodio de
La sfortunata Dama del Giglio (il riferimento è a
The Lady of Shalott, di Tennyson)]