la complicata relazione che ho con mia madre

Forum di aiuto sui tabù della famiglia. I Fatti Vostri.
Parliamo del rapporto conflittuale tra genitori e figli nel presente e nel nostro vissuto passato.
Cosa vuol dire avere una mamma e un papà? Cosa significa essere bambini, e cosa, essere ragazzini? Come sta il tuo bambino interiore?
Quanti problemi e quante difficoltà ci vengono messi davanti?
Qui si possono inviare sfoghi, critiche e consigli su come dovrebbe comportarsi un genitore con il proprio figlio e viceversa.

la complicata relazione che ho con mia madre

Messaggioda maffo » 26/01/2023, 9:42



Buondí,
Dato che stamattina mi sento abbastanza lucido e razionale, ho pensato di scrivere due righe per parlarvi di un argomento molto sensibile: mia madre.

Prima di cominciare, volevo avvisarvi del fatto che mia madre non ha avuto un'infanzia semplice, suo padre (e mio nonno) era un alcolista ed un violento, e sicuramente questo ha avuto un grosso impatto nella vita dei figli (4 femmine ed un maschio).

Comunque... fin da piccolo ho avuto un rapporto molto molto difficile con mia madre, il primo "incidente" capitó quando io avevo 3 anni e lei 28, i vicini vennero a suonare il campanello perché erano preoccupati, apparentemente (io non ne ho ricordi) mia madre stava urlando da venti minuti dalla rabbia, perchè io... avevo rotto un vasetto di olive.
Quello era il motivo delle urla, mia madre dovette calmarsi e scusarsi.

Crescendo le cose non andarono meglio, mia madre aveva l'abitudine di sfogare tutta la rabbia sui figli (io e le mie due sorelle), i suoi insulti preferiti erano: ritardato, ebete, deficiente, handicappato, ed il motivi che scatenavano la rabbia erano sempre piccolezze, lasciare una porta aperta, le scarpe fuori posto, passare troppo tempo alla TV... una volta taglió il cavo della televisione con un accetta perchè non voleva che la guardassimo, avevo 8 anni, e le mie sorelle erano ancor piú piccole.

Tutte queste cose ebbero un effetto sulla mia psiche, al punto che una maestra suggerì ai miei di farmi fare un esame per controllare se soffrivo di una qualche forma di autismo, dato che avevo grossi problemi a relazionarmi con i miei coetanei (e me lo ricordo bene). l'esame andó bene, non ero autistico, ero semplicemente molto timido e meticoloso.

Peró ricordo che quando ero piccolino passavo giornate intere ad accertarmi che ogni cosa in casa fosse al posto giusto, sperando cosí di potermi evitare le urla, non funzionava, perchè le urla arrivavano indipendentemente dallo stato della casa ed indipendentemente dal mio comportamento, ma questo lo capii solo dopo.

La mia grande fortuna nella vita è stata quella di avere una nonna, e delle zie che mi hanno un po' viziato e coccolato, e quando per me la situazione a casa diventava insopportabile potevo scappare a casa della nonna che puntualmente mi preparava te e biscotti.

Con l'adolescenza le cose sono andate lentamente migliorando, nonostante gli insulti gratuiti facessero ancora molto male, iniziai a sentire di poterle rispondere e di potermi far valere, a 24 anni dopo l'ennesima grossa litigata non le parlai piú, ed adesso sono piú di tre anni che non le rivolgo una parola.

So che è una conclusione che lascia l'amaro in bocca, ma non posso piú permettermi di passare le mattinate piangendo e sentendomi miserabile perchè ho avuto una lite con mia madre, il "non parlarsi" è il prezzo che devo pagare per esser sicuro che non succeda piú.

fine, direi che basta e avanza cosí, avrei altre cose da scrivere, ad esempio i miei problemi relazionali con le donne... che probabilmente scaturiscono (anche) dal rapporto conflittuale con mia madre, ma per il mento mi ammutolisco.

com'è il vostro rapporto con la mamma? ^_^
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la complicata relazione che ho con mia madre

Messaggioda Cordis » 26/01/2023, 19:51



Guarda, tua madre era un po' come mio padre, non uguale uguale ma ci sono delle cose simili.
Io mio padre l'ho "scaricato" parecchi anni fa', non ho (ne m'interessano) sue notizie, non mi passa manco per l'anticamera del cervello di prendermi cura di lui, quando qualcuno mi avviserà andrò al funerale (che cmq mi perderei volentieri) e stop.
Francamente mi sento di consigliarti di fare lo stesso, chiudile il tuo cuore e vai avanti con la tua vita.
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la complicata relazione che ho con mia madre

Messaggioda -Entropia » 26/01/2023, 22:29



Caspita, mi dispiace davvero tanto per la tua infanzia tormentata, avere a che fare con una persona incapace di gestire la propria rabbia è sempre molto difficile, specie se nell'età in cui siamo più permeabili e fragili ci tocca subire ogni sorta di mortificazione ed angheria. E' chiaro che si tratta di situazioni estremamente forti e traumatiche, i cui strascichi possono protrarsi veramente per molto tempo, specie se non adeguatamente affrontati.

Menomale che almeno tua nonna e le tue zie sono riuscite ad offrirti un luogo sicuro ed un supporto.
Hai fatto bene, secondo me, a troncare i rapporti con tua madre. Se una persona non è in grado di riconoscere il proprio problema, difficilmente si adopererà per risolverlo e per mettersi in discussione.

Diciamo che anche io ho avuto un rapporto complicato coi miei genitori ed in particolare con mia madre. Diciamo che lei è un po' il fulcro del ciclone attorno cui ruotano quasi tutte le dinamiche disfunzionali della nostra famiglia. E' sempre stata una persona assente, non soltanto fisicamente, perché lavorava tutto il tempo, arrivando ad avere più di un esaurimento, ma soprattutto emotivamente ed affettivamente.
Sono sicura che a modo suo lei ci ami tantissimo, solo che non è stata in grado di farcelo percepire.

Molte volte sono stata mortificata, specie quando mi paragonava a chiunque fosse bravo in qualcosa (a differenza mia chiaramente). Passavo tantissimo tempo da sola, perché lei non aveva letteralmente orari, quindi quando rientrava super stanca e stressata non era raro che mi esplodesse addosso.
Ha sempre preteso tantissimo da me, svalutando costantemente le mie emozioni ed insinuando perennemente il dubbio ogni qualvolta cercassi di prendere una decisione da sola.
La chiave del rapporto con lei è l'incoerenza, l'ambivalenza. Non a caso ho sviluppato un attaccamento insicuro-disorganizzato, un disturbo di personalità borderline e diversi disturbi alimentari.

Ora sto molto meglio, ma la grande differenza l'ho vista quando mi sono allontanata da casa e quindi da lei.
Malgrado i trascorsi difficili voglio bene a mia madre, riconosco che sia lei in primis a vivere male tutte queste problematiche che condizionano pesantemente la sua felicità e la sua vita... Ho provato a risanare il rapporto, a fare diverse sedute di terapia familiare per poterci comprendere meglio, ma non è servito a molto, proprio perché lei non è molto propensa a rompere gli schemi comportamentali nei quali si è incastrata per anni.
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