Quando tuo fratello ti odia e tua madre non ti ama

orrore senza vie d'uscita

Forum di aiuto sui tabù della famiglia. I Fatti Vostri.
Parliamo del rapporto conflittuale tra genitori e figli nel presente e nel nostro vissuto passato.
Cosa vuol dire avere una mamma e un papà? Cosa significa essere bambini, e cosa, essere ragazzini? Come sta il tuo bambino interiore?
Quanti problemi e quante difficoltà ci vengono messi davanti?
Qui si possono inviare sfoghi, critiche e consigli su come dovrebbe comportarsi un genitore con il proprio figlio e viceversa.

Quando tuo fratello ti odia e tua madre non ti ama

Messaggioda ClaudiaK » 12/08/2024, 11:01



DanyDuck ha scritto:certo se tuo fratello fosse stato costretto a lavorare per campare sin dalla giovane età, forse gli avrebbe giovato, ma naturalmente la mia è solo una supposizione.


Sono d'accordissimo su questo, così come lo era mio padre.
Mio padre sarebbe stato anche d'accordissimo con il Consiglio dei centri di recupero per tossicodipendenti (anche quelli cattolici) , che consiste nel sottrarsi alle loro bugìe e ruberìe IN CASA, e sbatterli fuori di casa, a masirarsi con la vita vera e vissuta in proprio...
Era così ben abituato che...molto probabilmente avrebbe realizzato in pochi giorni l'orrore in cui si era cacciato con le proprie mani.
Purtroppo mia madre...isterica c'è nata. E nessuno lo sapeva meglio di mio padre. Per cui, certamente sbagliando, gettò la spugna e non ne fece nulla... Si rese conto, da Maestro di Logica e Sensibilità, a considerare ENTRAMBI come interlocutori impossibili (sia sul piano della logica che su quello della sensibilità) e si rassegnò a lasciare a mia madre le redini di questa follìa, sotto il "governo" di lei... E arrivò poi a confidare, sia a mia madre che a me, di essere perfettamente consapevole di essere odiato da questa bestia, tanto da temere per la propria incolumità (che è esattamente quel che oggi la bestia attua con me).
Tesi confermatissima dalla storia vera, atteso che (mi scuso se l'ho già detto) mesi dopo il funerale di mio padre, in una sorta di autodiagnosi del tutto inconsapevole, disse a cena con mia madre e mio figlio, con occhi felici e pensando evidentemente di poter contare su qualche impossibile condivisione, disse "oh....io al funerale di papà ho provato una tale esplosione di energie...che non ne avevo mai provate di uguali in vita mia!.................................. :rotelle:
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ClaudiaK
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Quando tuo fratello ti odia e tua madre non ti ama

Messaggioda ClaudiaK » 12/08/2024, 12:02



Oggi, però, mi chiedo qualcosa su di me.
E me lo chiedo pensando anche alle tante persone (donne e uomini) che affrontano vicende inaffrontabili nella pià perfetta buona fede di fare soltanto quel che è giusto...e poi magari ne escono accoppate e anche in malo modo.

Spesso si parla di "dipendenza affettiva" e io sono ragionevolmente certa di non averla mai patita.
O meglio: ero sicuramente dipedente affettiva di mia madre sino alla prima adolescenza, ma tutto questo si ribaltò in modo assoluto proprio in quella mia prima adolescenza, per il modo assolutamente isterico/spregevole con cui vidi mia madre reagire ad un presunto tradimento di mio padre.
In quel lunghissimo frangente, in cui mia madre cercava di coinvolgermi in ogni modo a suo favore, ebbi proprio un vero rigetto del suo modo di essere donna. Rigetto istintivo quanto irreversibile.
Per il resto, e come già detto, ho sempre vissuto nella convinzione di essere amata dalla mia famiglia d'origine, in quella che OGGI so essere una generosissima illusione ottica creata da mio padre.
Ne è derivato che , per me, mia madre resta sempre mia madre. Quella che posso non condividere in nulla, ma che sempre resta nel mio imprinting quella che è mia madre e di cui francamente vedevo gli enormi limiti di donna, ma non avevo mai considerato quelli (forse peggiori) di madre!
Accade così che, quando inizia nel 2023 la tregenda della sua incapacità motoria e del suo allettamento...per me è proprio normalissimo che io debba occuparmene nel migliore dei modi possibili, e lo faccio VOLENTIERI.
Sin dal suo ricovero in ospedale mi occupo di TUTTO TUTTO TUTTO!
E peggio viene PER ME quando mi dicono che la paziente è dimessa, mi dicono che provvedono al suo trasferimento in RSA, e IO, sapendo benissimo che mia madre non avrebbe mai voluto questo, ne chiedo il rientro a casa sua!
Torna a casa sua con tanto di disfagìa RECUPERABILE per i solidi e per i liquidi.
Recuperabile significa che bisogna recuperarla, e questo si fa partendo da alimentazione molle a cucchiani e acqua ugualmente a cucchiaini!
Provvedo a tutto questo con stress da paura per ogni centesimo di cucchiano che le va di traverso, ma riesco nel compito e dopo circa tre mesi mia madre è perfettamente in grado di bere dal bicchiere e di deglutire cibi solidi.
Questo (insieme alle decine e decine di pratiche amministrative da svolgere per lei in tutta la Provincia) mi devastava le giornate (che sono comunque quelle di una donna che lavora e che ha propria casa e famiglia).
NON mi pesava.
Mi sembrava ovvio farlo.
Soltanto dopo MESI, e cioè quando mi è stato chiarissimo che tutto questo fosse considerato ovvio e DOVUTO dalla bestia di mio "fratello" che è CONVIVENTE con lei e mantenuto da lei DALLA NASCITA! E che perdipiù anche LEI lo considerasse dovuto SOLO DA ME, allo stesso modo del suo fijol in simbiosi psichiatrica con lei...solo lì, UN ANNO DOPO, ho cominciato ad alzare QUALCHE paletto granitico e inamovibile, come quello di non salire più a casa sua (se non in presenza di testimoni) e di recapitarle i pasti al pian terreno (che ovviamente le saranno somministrati dal fijol convivente!)
Oggi. già solo per questa inezia, mi chiedo come ho fatto a considerare normale e dovuto DA ME che io andassi ad intossicarmi in quella casa maledetta due volte al giorno (dopo aver cucinato in casa mia) e investire così dannosamente per me un tempo che era di circa mezz'ora a pasto, quando non si trasformava in due o tre ore a pasto a causa delle provocazioni e assurde in mio danno della bestia. Con mia madre che - avendo PAURA DI LUI - tendeva persino a dargli ragione!!!!!!!!!!!!

Ecco: oggi che almeno da questo mi sono defilata e le lascio i pasti all'ingresso al pian terreno...mi chiedo seriamente: ma come ho fatto a sopportare in perfetta buona fede e spirito di collaborazione familiare...un qualcosa che, guardato obiettivamente da qualunque terzo...era assurdo/insostenibile A PRESCINDERE?

E con dolore penso alle tante persone (compresi religiosi di Buona Volontà e non necessariamente Missionari) che sono rimaste vittima NON di qualche dipendenza affettiva, bensì , secondo me, di un grande senso di Famiglia e Comunità, nella pia illusione che questo accomuni tutti...mentre così NON è...
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ClaudiaK
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Quando tuo fratello ti odia e tua madre non ti ama

Messaggioda Cordis » 12/08/2024, 16:09



nella pia illusione che questo accomuni tutti...mentre così NON è...

Io ti consiglio di NON allargare il discorso, ma di mantenerlo sul tuo personale presente. Non ti fa bene pensare che tutto il mondo faccia schifo e tutte le persone siano pezzi di merda, altrimenti, per diretta conseguenza, dovrebbe diventare impossibile per te aspettarti qualcosa di meglio, cosi come dare e ricevere affetto.
E invece abbiamo diritto di avere una vita decente e abbiamo diritto di avere la nostra quota di caldi sentimenti da/verso il prossimo, e il fatto che non ce l'abbiamo ADESSO non significa che non possiamo desiderare ed aspirare ad averli.
Dici che tua madre è un isterica patologica? Ok. Descrivi tuo fratello come un ex tossico, violento, che si è fottuto il cervello e la vita? Ok. Frequenteresti persone così se non fossero tuoi parenti?
Dare valore ai legami di parentela va bene, a patto che questo sia possibile e che non ti rovini la vita.
Io ho fatto sacrifici per i nonnini perché secondo me lo meritavano e facendo quei sacrifici mi sentivo in pace con me stesso, mentre mollai mia madre quando divenne troppo da sopportare e non ne faccio ne ne farò alcuno per mio padre, perché secondo me non lo merita. Regolati anche tu sulla base della realtà che hai davanti, se diventa un problema puoi pure smettere di portare il cibo sottocasa, cosi come faresti bene a sporgere denuncia verso quel soggetto se questo ti fa stare più tranquilla, ma diventare amara e sfiduciata in generale ti peggiora la qualità della vita e degli affetti che contano.

Sembrano banalità? Sapessi che fatica ho fatto ad arrivarci a queste banalità...
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Quando tuo fratello ti odia e tua madre non ti ama

Messaggioda ClaudiaK » 12/08/2024, 17:09



@ Cordis

Grazie e...no no! Non mi sembrano affatto banalità!
Anzi: mi rendo conto che hai individuato un processo verissimo, e cioè che da questa esperienza sto derivando una specie di "diffidenza cosmica" !
Non tale da pensare che al mondo non ci siano persone OTTIME, ma certo vivendo e agendo molte più cautele rispetto a quelle attuate in tutta la mia vita nel relazionarmi col prossimo.

Devo lavorare su me stessa, ma confesso che non so da dove cominciare.
A volte penso di avere una vera dipendenza dal CONCETTO DI FAMIGLIA e non dalla mia famiglia.
Ma non posso rinnegare quello. Sia perchè lo trovo sacrosanto, sia perchè di famiglie belle ne vedo (non sono la maggioranza, ma ne vedo e ne conosco), e sia perchè anch'io l'ho vissuta fin quando è stato vivo mio padre...

Ti posso chiedere come sei riuscito tu?
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Messaggioda Cordis » 12/08/2024, 17:27



Psicoterapia (parecchi anni)
Training autogeno (nel suo piccolo)
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Sertralina

Si ma tieni presente che io ero messo peggio di come racconti di essere messa te, potevo anche finire male. Non è che te c'abbia bisogno di terapia psichiatrica (non mi sembra), c'hai solo bisogno di aver cura della tua sanità mentale ed emotiva, se avessi il colesterolo alto e fossi a rischio infarto ti riguarderesti no?! Dovresti cercare di seguire una dieta più sana. Ecco, uguale, abbi cura del tuo stato emotivo, verdure ed emozioni positive a volontà, grassi ed emozioni negative il meno possibile.
Certo, vedere uno psicoterapeuta può sempre essere utile, come minimo puoi sfogarti e buttar fuori quello che ti fa soffrire.
L'importante è che non sia uno di quelli ultra-cari, se chiede piu di 60/70 all' ora passa al prossimo. Anzi, puoi anche rivolgerti agratis ad uno psicologo nel centro igiene mentale più vicino a te, per un po' di terapia d'appoggio và benissimo.
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Cordis
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Messaggioda ClaudiaK » 12/08/2024, 21:48



Cordis ha scritto:Psicoterapia (parecchi anni)
Training autogeno (nel suo piccolo)
Quetiapina fumarato
Sertralina

Si ma tieni presente che io ero messo peggio di come racconti di essere messa te, potevo anche finire male. Non è che te c'abbia bisogno di terapia psichiatrica (non mi sembra), c'hai solo bisogno di aver cura della tua sanità mentale ed emotiva, se avessi il colesterolo alto e fossi a rischio infarto ti riguarderesti no?! Dovresti cercare di seguire una dieta più sana. Ecco, uguale, abbi cura del tuo stato emotivo, verdure ed emozioni positive a volontà, grassi ed emozioni negative il meno possibile.
Certo, vedere uno psicoterapeuta può sempre essere utile, come minimo puoi sfogarti e buttar fuori quello che ti fa soffrire.
L'importante è che non sia uno di quelli ultra-cari, se chiede piu di 60/70 all' ora passa al prossimo. Anzi, puoi anche rivolgerti agratis ad uno psicologo nel centro igiene mentale più vicino a te, per un po' di terapia d'appoggio và benissimo.


:ave: :ave: :ave:
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