L'equipaggio non si perse d'animo e tramite un non ben precisato marchingegno riuscì a riparare parzialmente il timone, che riprese in parte a rispondere ai comandi e subito fu ruotato a babordo (sinistra) per tentare di riportare il Britannic in direzione dell'isola.
Essendo la nave più lunga della profondità del tratto di mare in cui stava affondando, nel mentre che la prua si inabissava quest'ultima urtò violentemente il fondale marino, contorcendo e deformando le sovrastrutture e "frenando" per breve tempo l'affondamento.
proseguendo lungo la prua collassata, visuale dove c'era il ponte di comando:
Poco dopo aver inviato il comando in sala macchine tramite il telegrafo di emergenza, sorprendentemente i motori si riaccesero[...]
ponti superiori:
altro: