Lanoia ha scritto:
Ma infatti l'incoscienza e la pazzia sta anche in questo. A 20 anni non sapere che puoi tranquillamente affrontare una gravidanza senza i giudizi e senza nascondere nulla. Al mondo, puoi essere perfettina quanto vuoi, ma qualcuno che ti darà contro ci sarà sempre. Sei adulta, maggiorenne e ti prendi le tue responsabilità. Altrimenti sei nulla, sei falsa, facile sottrarsi dalle proprie responsabilità... comunque io ho citato questo caso perché più noto, ma anche la ragazza di 16 anni del milanese che ha partorito in bagno, con l'aiuto della madre, e poi ha gettato il neonato morto nel secchiello in balcone non è da meno...questa però ha avuto complicanze e ha dovuto chiamare il 118 che non ha creduto alla sua versione e hanno capito subito che avesse partorito ed è stata denunciata...
Eh no, caro Lanoia, una ventenne di oggi non può "non sapere"!
Non è proprio possibile che "non sappia" (e non è possibile manco a 16 anni, salvo che non sia stata segregata e senza uso di PC e smartphone = accesso all'immenso web!) ...
Quell'età lì io l'ho avuta nel secondo millennio e, benchè non esistessero nè pc nè smartphone, confesso che a 24 anni ero convintissima di essere sterile, e sai perchè?

Perche tantissime mie care amiche e coetanee a quell'età avevano già affrontato DA ANNI civilissimi aborti in strutture ospedaliere , e del tutto all'insaputa dei rispettivi genitori; oppure avevano detto la verità (una su venti) e tenuto il bambino. Per cui...siccome le mie brave relazioni intensissime alla "Porci con le ali" le avevo quanto loro...ero arrivata alla conclusione che se non avevo mai avuto incidenti di percorso poteva essere solo perchè ero sterile!
Ovvissimo che stessi attentissima, ma sai benissimo che può non bastare; come non era bastato alle mie care amiche e ai loro ragazzi...
Ora, voglio dire:
se questo era possibile DECENNI fa , e quando l'informazione dovevi veramente andare a cercartela anche in testi storici e meritori tipo "Il Rapporto Hite"...e non ci raccontiamo che una adolescente o una giovanissima donna di oggi possa "non sapere"! Aggiungo: anche noi (sicuramente io) siamo stati "incoscienti" per miliardi di versi.
Basti pensare (per dirne una fra mille) a come guidavamo in stile "formula 1" da neo-patentati.
Ma era anche "normale" , visto che il giovanissimo NON HA il senso della possibilità di PROPRIA morte come evento realistico e possibile.
Però...azz...il senso del rispetto della vita ALTRUI ce l'avevamo... Così come avevamo chiaro il senso di quali fossero le "regole in famiglia", quale che fosse la famiglia!
Ecco: a me sembra che l'immaturità sia diventata così pervasiva, nei ragazzi della "società liquida"...che questi non hanno più la bussola... di niente...
Mi pare tutto vissuto alla "vada come andrà...TANTO IO A 50 ANNI NON CI ARRIVO!" (mantra ultratipico di qualunque under 40 attuale)
