Un autistico può amare?

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Un autistico può amare?

Messaggioda Anuar » 26/01/2024, 21:20



Non so da dove cominciare, devo riassumere quasi tutta la mia esperienza di vita in poche righe. O risulterò prolisso e nessuno mi leggerà.

Gli altri sono sempre stati diversi da me e la cosa mi è pesata tutta la vita. Ciò mi ha dato problemi in tutte le relazioni che ho avuto (una e mezza :lol: ). Perché a quanto pare sono troppo "lento" nel fidarmi e affidarmi alle persone. Il che fa molta differenza. Tutto ciò fino a quando la ragazza con cui stavo in un rapporto a distanza non mi lascia, lì in una folgorazione d'intuito ho capito che ero io diverso da loro. Ciò mi ha portato in un concatenamento di eventi che è finito al Centro Salute Mentale del mio comune di appartenenza.
È proprio qui che comincia la mia storia, scopro di avere diversi disturbi di personalità del cluster B, ed un disturbo dello spettro autistico chiamato: Sindrome di Asperger.
In parole povere? Ora sono gestito e supportato in tutto, Però una cosa mi sfugge, non riesco a capire come funziono (io) nella sessualità, un po' alla Sheldon Cooper diciamo…E mi vergogno a parlarne con la mia psicologa.

La maggior parte dell'anno non sono interessato al sesso, ma talvolta si, attimi fuggenti direi in modo romantico e un po' romanzato. Anche se tali attimi durano anche giorni a volte.
In quegli attimi mi rendo conto che non so come trovare una ragazza. Perché sono totalmente fuori dalle regole "normali".
Il più del tempo vorrei solo avere qualcuno accanto che mi capisca, mi supporti, qualcosa di più che un amico, (ah già ora ho degli amici. Incredibile.)
Dicono che al terzo appuntamento se non si è concluso nulla non si concluderà nulla. Io onestamente aspetterei anche qualche settimana in più. Perché? Perché ho i miei tempi. Devo prima fidarmi, conoscere chi ho di fronte, non posso certamente buttarmi a pesce su una perfetta sconosciuta, mica sono una pantera :boxe: .

Insomma per farla breve… Sono troppo lento per la società moderna, questo più qualche chilo di troppo e un pizzico di follia mi mettono fuori dai giochi.

Arrendersi? Bah Giammai, dimagrirò e tornerò in forma, quello posso farlo ma poi? Cosa faccio?
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Messaggioda Navigator63 » 27/01/2024, 5:11



Anuar ha scritto:Non so da dove cominciare, devo riassumere quasi tutta la mia esperienza di vita in poche righe.

Ciao Anuar, intanto complimenti. Per aver riassunto la tua vita, l'hai fatto in modo abbastanza conciso, molto più di altri che raccontano una breve storia d'amore scrivendo mezzo romanzo :rolleyes:
Quindi magari il tuo essere autistico porta anche vantaggi, chi lo sa? ;) :D

Ora provo a darti qualche spunto, sperando di esserti utile...

Gli altri sono sempre stati diversi da me e la cosa mi è pesata tutta la vita.

Io e te abbiamo alcuni punti in comune.
Anch'io mi sono sentito diverso molto spesso, e "strano" è l'aggettivo che mi è stato più spesso attribuito :)
Ma non è un male. I più mi hanno detto "Sei strano" con un misto di stupore e curiosità, a volte simpatia. Di solito risulto interessante, o quantomeno non anonimo. Mica poco 8-)
Le persone che mi hanno conosciuto si ricordano di me, lascio una "traccia", un segno.

Ricorda: "diverso" non è sbagliato, è solo... "differente" dalla massa. Non esiste la normalità. E anche se esistesse, sarebbe noiosa :D

Perché a quanto pare sono troppo "lento" nel fidarmi e affidarmi alle persone.

Su questo, non darei per scontato che dipenda dalla tua neurodiversità (ammesso e non concesso che ti sia stata diagnosticata correttamente).
Anche se sei Asperger, questo non implica necessariamente diffidenza. Quest'ultima potrebbe derivare da tue esperienze negative, non essere innata; se così fosse, sarebbe risolvibile (molto più di un tratto innato).

Anch'io , da adolescente, avevo forti tratti Asperger e difficoltà sociali. Ero un timido patologico, quindi ero chiuso e faticavo ad aprirmi.
Ma la mia timidezza non era innata, e l'ho superata. Sono diventato più aperto e fiducioso.
Invece i tratti Asperger ci ho messo di più ad "ammorbidirli", proprio in quanto innati. Ma non sono comunque immutabili.

Se davvero sei Asperger, hai grande intelligenza e capacità di apprendimento: ciò ti rende capace di apprendere regole e schemi sociali che non ti vengono spontanei, ma possono essere coltivati.

È proprio qui che comincia la mia storia, scopro di avere diversi disturbi di personalità del cluster B, ed un disturbo dello spettro autistico chiamato: Sindrome di Asperger.

Sei certo della diagnosi?
La psiche è un fenomeno complesso, non è come individuare un iniettore difettoso del motore. A volte i medici sono confusi e tirano una diagnosi che si avvicina - ma non è detto che ci abbiano preso.
Hai letto analisi dei tratti Asperger? Ti ritrovi nella maggioranza?

Però una cosa mi sfugge, non riesco a capire come funziono (io) nella sessualità, un po' alla Sheldon Cooper diciamo…

Ti rammento che Chuck Lorre stesso (il creatore di Big bang Theory, sono un fan :) ) non ha mai voluto che si menzionasse il termine Asperger nella serie. Quindi il personaggio di Sheldon ha certamente dei tratti tipici, ma è anche una creatura di fantasia; non va preso alla lettera.

IMHO puoi usare Sheldon (quando ti ci ritrovi) come possibile chiave di lettura per capirti. Ma per altri versi avrai bisogno di esplorare la tua personale sessualità per definirla.
Se sei fortunato lo farai con partner disponibili. Altrimenti non disdegnare le fantasie, l'autoerotismo ed anche il porno, eventualmente: vedere cosa ti piace, cosa no, e cosa ti disturba nei video, potrebbe darti insight su te stesso.

E mi vergogno a parlarne con la mia psicologa.

Capisco l'imbarazzo, ma tieni presente che lei è una professionista, avrà probabilmente già conosciuto persone simili alla tua situazione. E dovrebbe avere una mentalità del tutto aperto sulla sessualità.
Se ti accorgi che quest'ultima cosa non fosse vera, ti suggerisco di cambiare psicologa, o quantomeno trovartene un altro che veda la sessualità in modo totalmente naturale e rilassato. Anche se non dovrebbero, alcuni terapeuti hanno pregiudizi o moralismi sul sesso, il che rende difficile aiutare il cliente in quell'area.

D'altronde, se tu fossi un ragazzo di colore, mica andresti da una psicologa razzista, no? ;) :rolleyes:

La maggior parte dell'anno non sono interessato al sesso, ma talvolta si, attimi fuggenti direi in modo romantico e un po' romanzato. Anche se tali attimi durano anche giorni a volte.

Anche qui, tali oscillazioni potrebbe non essere dovute all'Asperger, ma magari a difficoltà emotive o psicologiche. P.es. chi ha subito dei traumi può perdere del tutto l'interesse per il sesso (che in realtà non sparisce ma viene rimosso dalla coscienza).
Esplorare quegli attimi con un terapeuta potrebbe portare scoperte interessanti.

In quegli attimi mi rendo conto che non so come trovare una ragazza. Perché sono totalmente fuori dalle regole "normali".

Un canale possibile è coltivare l'amicizia con ragazze, senza pensare ad altri scopi, e lasciare che le cose si sviluppino, se è il caso.
Come minimo, l'amicizia con ragazze può aiutarti a capire cosa pensano e come funzionino, il che poi ti aiuterà nelle relazioni sentimentali.

Il più del tempo vorrei solo avere qualcuno accanto che mi capisca, mi supporti, qualcosa di più che un amico

"All you need is love". 8-)
(come vedi, su certe cose sei "normale" anche tu :) )

(ah già ora ho degli amici. Incredibile.)

:thumbup: (mica poco)

Dicono che al terzo appuntamento se non si è concluso nulla non si concluderà nulla.

Guarda, IMNSHO l'unica vera regola in amore è che... non ci sono regole in amore. :lol:
Perché siamo tutti diversi, e dipende da mille fattori: le due personalità, l'intesa, la chimica di pelle, la situazione, il momento, le congiunzioni astrali... capisci che, cambiando anche solo una di queste variabili, cambia pure il risultato. :dunno:

Vero è che, in genere, le donne non prendono l'iniziativa, quindi se rimandi troppo il manifestare il tuo interesse per una, od il provare a baciarla, magari lei si scoraggia e perdi l'occasione. Quindi quando ti sembra che ci sia un'opportunità, tu coglila.
Io sono per il "Meglio rimorsi che rimpianti". 8-)

Io onestamente aspetterei anche qualche settimana in più. Perché? Perché ho i miei tempi. Devo prima fidarmi, conoscere chi ho di fronte, non posso certamente buttarmi a pesce su una perfetta sconosciuta, mica sono una pantera :boxe:

Fate vobis.
Sappi solo che, a volte, un tempo prolungato gioca a tuo sfavore.
Ma magari con un'altra invece è la cosa giusta. Di nuovo, niente regole ma, piuttosto, puoi cercare di capire la persona che hai di fronte e cosa cerca (questa sì che è un'idea sempre ottimale :coolok: ).

Sono troppo lento per la società moderna

E chi lo decide? Il mago Otelma? :D
Magari sarai lento per 9 ragazze su 10... ma c'è sempre la decima. :doh!:

Arrendersi? Bah Giammai, dimagrirò e tornerò in forma, quello posso farlo ma poi? Cosa faccio?

Bravo, coltiva la tua salute e la forma fisica (non solo per le donne, ma per amor proprio).
Io ti suggerisco di leggere qualche libro sulle relazioni, per capire meglio come funzionano ed affinare le tue capacità a riguardo.
Inoltre libri o articoli sull'Asperger, in modo da capire bene la tua situazione e come evolvere.

Un altro elemento fondamentale è l'accettazione di te stesso, e l'imparare a volerti bene.
Più ti accetti e riesci a stare bene con te stesso, e più ti sarà facile relazionarti col resto del mondo. Questa è probabilmente la cosa più importante che puoi fare per vivere bene.

Avrai notato che ho inserito alcuni link nella mia risposta. Questi puntano ad articoli sul mio blog. Se hai voglia, vi potrai trovare molto materiale sulle relazioni. C'è anche una sezione di Bibliografia, dove potresti trovare libri di tuo interesse.

Infine, ricorda che il cervello è plastico (vedi "neuroplasticità"): si modifica in continuazione. Per cui è sempre possibile cambiare. :coolok:

PS: Dimenticavo di rispondere alla domande del titolo. Sì, è possibile. Magari avrà più difficoltà di altri, ma può arrivarci.
D'altronde, qui dentro vedi tante persone che hanno difficoltà di tutti i tipi, senza essere autistici. :dunno:
Quindi la verità è che la vita è dura per tutti, ognuno ha le sue difficoltà. Non incontrerai mai una persona priva di problemi.
Ciononostante, tante persone superano le loro difficoltà ed ottengono quello che vogliono. Perché non anche tu? :hi:
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Messaggioda Anuar » 27/01/2024, 11:55



Ciao Navigator63, ti ringrazio, scrivere è una mia grande passione. Mi impegno molto e molto sto studiando a riguardo.
Ti ringrazio ulteriormente anche per la risposta, completa e ben esposta, leggerò sicuramente qualcosa del tuo blog. :thumbup:

Citare ogni cosa detta renderebbe il testo troppo lungo quindi procederà per "capitoli".

1 "Diverso" non è sbagliato:
Hai pienamente ragione, ma mi ci è voluta quasi tutta la vita per capire:
a) Che il diverso ero io :shy:
b) Che non c'è nulla di male nell'essere "particolare"

2 "Lentezza" e neurodiversità:
La mia prudenza nella fiducia, deriva dai miei traumi, che poi si sono calcificati in disturbi della personalità, questo me lo hanno anche spiegato le persone che mi seguono, ma rivedremo l'argomento più avanti. Al punto 5

3 Diagnosi:
Ne certo si, non è stata un diagnosi affrettata anzi, ci è voluto un po' a trovare la retta via, ma alla fine si è capito.
Mi rispecchio molto nei tratti Asperger, so che da come scrivo e parlo non sembra, ma questo è perché le parole, sono l'unica passione che per me conta davvero, mi piace parlare, e mi piace scrivere. Nel resto sono proprio una frana.

4 Citazione a Sheldon:
La mia non voleva essere una citazione a tutta la serie, ma una citazione legata strettamente al comportamento di Sheldon nell'ambito sessuale ecco.
Non che io sia impacciato, se poi supero il muro di paturnie che mi sono auto costruito sono anche passionale e romantico, il problema è arrivarci.

5 Psicologa:
Ne dovrei parlare con lei, su questo ne sono certo. Spero un giorno di trovarne il coraggio.
So che comunque il mio problema non è l'autismo, ma il mio passato turbolento, fatto di traslochi, istituti (che per fortuna non esistono più), case-famiglia, genitori affidatari, ho detto "addio" a un gran numero di persone nella mia vita.
La mia psicologa mi dice che: "Vedi, nel tempo tu hai affondato i tuoi traumi talmente nel profondo di te stesso, che sono come chiusi in una scatola, un po' come il vaso di pandora. È per questo che riesci a conviverci così tranquillamente, ma se ora, che sei n una fase di cambiamento, apriamo questo vaso, non sappiamo come potresti reagire, potresti avere un crollo emotivo, depressione. Per adesso concentriamoci sull'uscire di casa e imparare a stare con le persone, Ok?
Queste sono le sue parole, so che sembra un po' folle, ma oltre alle abilità di Sheldon nel campo sessuale, ho anche la memoria uditiva del "Comandate Data". :facepalm:

6 Interesse sessuale, ma anche romantico:
Anche qui hai ragione, che dire, io non riesco a essere costante in quest'ambito, come con le persone e gli amici, avvolte son presente e costante, poi sparisco per un paio di mesi, loro capiscono e mi accettano per come sono per fortuna, capisco che così però avviare una relazione potrebbe essere al quanto diffcile.
Però quando arrivo a essere interessato, allora si sono costante e puntuale. Il punto è sempre "arrivarci".

Al resto delle cose rispondo libero da capitoli e punti vari.
Spero un giorno di riuscire a sbloccarmi, ma credo che la priorità sia imparare a convivere e in parte risolvere i miei problemi prima.
Solo che ho già 33 anni, quanti anni devo ancora buttare via...
Non voglio arrivare ad avere 60 anni e aver avuto solo un esperienza e mezza, e nemmeno complete, ah si perché non sono mai arrivato poi a fidarmi a sufficienza per arrivare in ultima base, questo non te lo avevo detto :rotelle: .
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Messaggioda Cordis » 27/01/2024, 13:05



Ciao, io non ho il tuo stesso problema e non sono in grado di aggiungere nulla, però hai ricevuto una risposta esauriente della quale mi sento di sottolineare un punto:
elemento fondamentale è l'accettazione di te stesso, e l'imparare a volerti bene.

Penso che sia importante coltivare gli interessi che ti sono piu affini, fare le cose che ti piacciono, ma non per ottenere un determinato risultato (non che questo non vada bene, semplicemente è un altra cosa) ma solo per coltivare il fatto di sentirti bene, questo aiuta sia a prendere la vita in modo più positivo, sia ad avvicinare persone che hanno più cose in comune con noi. Si perché secondo me perché un rapporto (ma anche un amicizia) duri nel tempo, ha molto (ma molto) peso il fatto di volere le stesse cose.
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Messaggioda Colombabianchina » 28/01/2024, 18:40



Ciao Anuar, io sono stata 4 anni con un ragazzo autistico ma fino alla fine ho avuto il dubbio se mi amasse davvero oppure no.
Nel sesso era molto egoistico, voleva le cose fatte in un certo modo e io cercavo sempre di accontentarlo. Nelle manigmfestaziini d'affetto lui era scarso, molto scarso.
Lui divideva prioprio il momento sessuale e d'affetto, baci e carezze, da tutto il resto.
Perciò al di fuori del letto lui era sempre distaccato anche se amichevile.
Non mi ha mai detto un ti voglio bene, non mi ha mai detto un ti amo.
Alla fine io non ce l'ho fatta più.
Essendo io NT non potevo stare divisa in due e vivere quelle due situazioni in modo cosí netto.
A volte al di fuori della camera da letto io gli facevo carezze e volevo baci ma lui sembrava un altro.
A letto all'inizio era proprio bloccato perchè si controllava molto e ci son voluti mesi per fsrlo sciogliere del tutto ma col mio amote ci sono riudcita. Ma poi lui voleva sempre la stessa cosa, sempre la stessa posiziobe, e io ho cercato di fargli capire che quella cosa sempre ugusle a me annoiava e lui un paio di volte provò altro ma poi mi disse che non era riuscito a sentire nulla.
Perciò alla fine io mi sono sentita sola e non ce l'ho più fatta ad andare avanti in quel modo.
Quindi io non so cosa consigliarti perchè credo che ogni autistico ha un suo modo di sebtire ma se ti rendi vonto di avere solo pochi desideri per le ragazze allora forse forse non andrebbe bene una ragazza, NT ma una ragazza quasi asessuale, in modo che non rimanga delusa se lei ha voglia e tu no.
Inoltre si dovrebbe subito chiarire e stabilire il tipo di rapporto per evitare delusioni da parte di entrambi.
Io sinceramente da tutta la relazione son rimasta delusa perchè lui avrebbe dobuto imparare ad esternare le sue emozioni per me, fare uno sforxo visro che io ne avevo fatto tanti di sforzi ma invece nulla oppure ha fatto delle cose ma io non capivo.
Inoltre lui si era rifiutato di andare da uno psicologo, dopo esser stato dallo psichiatra per avere la diagnosi.. Non era proprio Asperger ma aveva tratti autistici insieme ad altri disturbi piu o meno gravi.
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Messaggioda Massimiliano89 » 28/01/2024, 19:40



Ciao,
anch'io ci sono passato, e si può dire che spesso ancora ci passo. Anch'io sono stato classificato da alcuni psichiatri come Asperger.

Per quanto riguarda la " ragazza " hai molto tempo ancora davanti. Posso dirti che quando meno me l'aspettavo ed ero tanto disperato, alcune (pochissime) ragazze sono state al mio fianco. Per quale motivo dovresti perdere le speranze?
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Messaggioda Anuar » 28/01/2024, 21:20



Massimiliano89 ha scritto:Ciao,
anch'io ci sono passato, e si può dire che spesso ancora ci passo. Anch'io sono stato classificato da alcuni psichiatri come Asperger.

Per quanto riguarda la " ragazza " hai molto tempo ancora davanti. Posso dirti che quando meno me l'aspettavo ed ero tanto disperato, alcune (pochissime) ragazze sono state al mio fianco. Per quale motivo dovresti perdere le speranze?

Non lo so bene a dire il vero. Non so scindere la paura dall'evidenza.
Ho fatto tanta strada da quando il dolore della solitudine mi portava a sperare di morire, ora sono letteralmente un'altra persona.
Quel che cerco di fare adesso tuttavia, è qualcosa di difficile, devo ricominciare da zero, ma a non a 13 anni come tutti, a 33.
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Messaggioda Navigator63 » 29/01/2024, 1:09



Anuar ha scritto:b) Che non c'è nulla di male nell'essere "particolare"

:coolok:

La mia prudenza nella fiducia, deriva dai miei traumi, che poi si sono calcificati in disturbi della personalità

Bene, almeno hai chiaro che non è un tratto innato, per cui è modificabile.

Mi rispecchio molto nei tratti Asperger, so che da come scrivo e parlo non sembra, ma questo è perché le parole, sono l'unica passione che per me conta davvero, mi piace parlare, e mi piace scrivere. Nel resto sono proprio una frana.

Ok.
Al di là che un'evoluzione è sempre possibile, forse la tua strada è quella di un "nerd": ovvero una persona con particolari capacità intellettive / analitiche; persone che spesso sono capaci di performance professionali fuori dal comune (programmatore, sviluppatore, analista di dati, AI, ecc.).
Potresti fare i soldi :lol:

A livello sentimentale è in generale un ostacolo, ma poiché siamo tutti diversi, ci sono donne che possono apprezzare un partner come te.
Esempi cinematografici di relazioni simili (un po' romanzati, ma non inventati) sono per esempio in "A beautiful mind" e "The Theory of Everything".
Molte donne sono affascinate da un genio o un uomo di talento - pure se un po' "strano" ;)

Non che io sia impacciato, se poi supero il muro di paturnie che mi sono auto costruito sono anche passionale e romantico, il problema è arrivarci.

Questo ci dice che il tuo ostacolo non è l'autismo (innato), ma dei blocchi psicologici / emotivi.
Il lato passionale e romantico è già in te, solo che fatica ad uscire o lo trattieni per paura. Puoi chiederti "Paura di cosa?".

La mia psicologa mi dice che: "Vedi, nel tempo tu hai affondato i tuoi traumi talmente nel profondo di te stesso, che sono come chiusi in una scatola, un po' come il vaso di pandora."

Direi che è in gamba, e concordo con lei di fare un passo alla volta.

"Un viaggio di mille miglia comincia con un solo passo."
(Lao Tzu)

Però quando arrivo a essere interessato, allora si sono costante e puntuale. Il punto è sempre "arrivarci".

Direi che c'è da liberarsi da tante paure e difese. E' evidente che le esperienze in gioventù ti hanno segnato.
Con l'aiuto della psicologa potrai riuscirci, però devi darti tempo.
E' come se tu dovessi riparare un macchinario complesso, un componente alla volta. :rolleyes:

Solo che ho già 33 anni, quanti anni devo ancora buttare via...

Non sono buttati via. :)
Questa mentalità è controproducente, è binaria, come se dividessi la vita in "sbagliata" (come sei ora) o "giusta" (come vorresti essere). Così non ti godi il viaggio (che è la vita stessa).
In realtà la tua vita è il viaggio che stai facendo da come sei ora, a quello che potrai diventare. Ma la tua vita è il viaggio stesso, NON la meta!

Chi non si vive la sua vita giorno per giorno, e guarda solo una meta lontana, muore senza aver mai vissuto. :facepalm:
Forse può esserti utile leggere "Alla ricerca di un significato della vita" di Viktor Frankl. :)

Non voglio arrivare ad avere 60 anni e aver avuto solo un esperienza e mezza

Mancano ancora 27 anni a quel punto... invece di sclerare, non è meglio usare le tue energie per fare piccoli progressi? :rolleyes:

non sono mai arrivato poi a fidarmi a sufficienza per arrivare in ultima base

Allora potresti prendere una decisione, un impegno con te stesso: "D'ora in poi rischierò di più, mi butterò di più, cercherò maggiormente di fare quello che desidero, anche se la paura mi vuole frenare".
In pratica, puoi scegliere di vivere (e relazionarti) con coraggio. Scegliere di essere tu a "guidare la tua nave". :coolok:

"Ho imparato che il coraggio non è la mancanza di paura, ma la vittoria sulla paura. L'uomo coraggioso non è colui che non prova paura ma colui che riesce a controllarla."
(Nelson Mandela)
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Messaggioda Navigator63 » 29/01/2024, 21:02



Anuar ha scritto:non riesco a capire come funziono (io) nella sessualità, un po' alla Sheldon Cooper diciamo…E mi vergogno a parlarne con la mia psicologa.

A questo proposito, ti racconto una cosa che è successa a me.

Molti anni fa mi facevo un problema di certi miei desideri sessuali, perché mi sembravano troppo "strani" e "anormali".
Poi un giorno ho avuto occasione di parlarne con una sessuologa, e lei mi ha dtto tranquillamente che invece erano desideri comuni, e che anche molti altri li avevano. :wow:

Per me è stata una rivelazione: mi sono sentito "normalizzato", cioè ho capito che credevo di essere l'unico o quasi (e quindi anormale), quando invece molte altre persone erano in una situazione simile alla mia.

Ecco, credo che questo valga anche per te: hai paura di svelarti per timore di essere visto come "mostruoso"... ma se lo facessi con lei, molto probabilmente ti sentiresti dire che come te ce ne sono tanti altri. E quindi non sei "anormale" e puoi rilassarti. :)

Molti hanno paure di questo genere, di avere solo loro certi problemi: ma la verità è che tutti abbiamo problemi simili, e nessuno ha un problema così "speciale" da essere unico.
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Messaggioda Anuar » 25/03/2024, 19:24



Dopo mesi aggiorno il topic.
Ne ho parlato con la mia psicoterapeuta, a quanto pare è parte di me l'essere quasi asessuale.
In pratica è un tratto tipico nelle persone con la sindrome di asperger.

Spiega la sessualità come una sorta di acceleratore che va dall'asessualità alla sessualità, ecco io sono circa al 20%.

Ringrazio comunque tutti per avermi spronato a parlare con la psicologa! u.u
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