Cosa fare se si è single?

[DanyDuck]

Hai ragione

Ma credo che il problema primario, in questi casi, sia il timore di sbagliare.
Cioè la paura di fare un passo falso e di provocare una reazione negativa, o un giudizio, nell'altro. Come se un passo falso potrebbe provocare un disastro!
(cosa che in realtà quasi mai succede, ma per alcuni sembra un rischio insopportabile)

Un altro ostacolo può essere il bisogno di "fare colpo", di apparire straordinario, di fare impressione: in questo caso subentra una "ansia da performance", per cui facilmente ti si blocca il cervello (come ad un esame).

Se invece uno è rilassato, cioè senza timori particolari, non servono abilità particolari per osservare qualcosa dell'abbigliamento, o della situazione circostante, o ricordare un evento recente... non serve una particolare abilità di improvvisazione (anche se un corso di teatro, secondo me, farebbe bene a tutti ).

In pratica, spesso crediamo che in certe situazioni sociali avremmo bisogno di abilità particolari; quando invece la base più importante sarebbe l'essere sereni e tranquilli (e se uno non riesce ad esserlo, potrebbe chiedersi il vero motivo... ).

Il tuo ragionamento non fa una grinza, solo che il rimanere "sereni e tranquilli" quando devi rompere il ghiaccio con una persona, come già detto è facile dirlo, ma poi nella realtà è un'altra cosa...

[Navigator63]

Il tuo ragionamento non fa una grinza, solo che il rimanere "sereni e tranquilli" quando devi rompere il ghiaccio con una persona, come già detto è facile dirlo, ma poi nella realtà è un'altra cosa...

Naturalmente.

Ma infatti, se noti, io non ho suggerito di riuscirci tramite la forza di volontà... il che è impossibile.
Bensì di indagare le cause del tuo nervosismo in quelle situazioni, ed operare sulle cause stesse.

Per esempio, molti anni fa sentivo panico quando volevo dire ad una ragazza che mi piaceva (come quasi tutti).
Ovviamente dirmi "Ma stai tranquillo" non sarebbe servito a nulla!
Ad un certo punto, però, mi sono chiesto da dove venisse tutto quel panico; e sono arrivato a capire che veniva dalla paura del rifiuto. E che essere rifiutato mi faceva sentire senza valore.
Armato di quella comprensione, sono riuscito - col tempo - a "smontare" quelle paure, almeno in parte.

Perché se sai cosa davvero ti spaventa allora lo puoi affrontare.
Ma se non lo sai, allora ciò che ti spaventa rimane misterioso, e non puoi farci nulla.

Il limite di molte persone è che si fermano all'effetto della loro paura, non indagano la causa. E quindi non possono superare quella paura.
E' come uno che dice: "La mia torta è venuta una schifezza" - ma non sa dove ha sbagliato nel prepararla. E finché non lo capisce, non potrà rimediare.

"Knowledge is power" - Sapere è potere
(non nel senso che se sai, allora è tutto risolto... ma che se comprendi qualcosa, allora hai del potere su di esso)

[Lanoia]

Per me le coppie che durano sono quelle dove uno dei due si sottomette all'altro oppure sono cresciuti insieme e quindi il loro legame è più forte di un semplice amore. Oltre alla parte sessuale sperimentata e superata con successo da giovanissimi c'è tutta la parte emotiva dove uno si sente troppo parte dell'altro e si riesce a superare tutte le difficoltà soprattutto se c'è fedeltà, e propensione alla vita di coppia. Io ci ho provato da adolescente ma tutto finiva in breve tempo perché o venivo snobbato dalle ragazze ( scuse stupide tipo sulle mie dimensioni del membro, o perché non piacevo alle amiche, o non c'era un motivo logico oppure mi comportavo male io e scappavano loro). Nessuna mi ha mai voluto realmente secondo me, forse non ho né le qualità fisiche e mentali che attraggono una donna e mi reputa un buon partner. E così ho imparato ad accettarmi e a stare da solo.

[DanyDuck]

Per me le coppie che durano sono quelle dove uno dei due si sottomette all'altro oppure sono cresciuti insieme e quindi il loro legame è più forte di un semplice amore. Oltre alla parte sessuale sperimentata e superata con successo da giovanissimi c'è tutta la parte emotiva dove uno si sente troppo parte dell'altro e si riesce a superare tutte le difficoltà soprattutto se c'è fedeltà, e propensione alla vita di coppia. Io ci ho provato da adolescente ma tutto finiva in breve tempo perché o venivo snobbato dalle ragazze ( scuse stupide tipo sulle mie dimensioni del membro, o perché non piacevo alle amiche, o non c'era un motivo logico oppure mi comportavo male io e scappavano loro). Nessuna mi ha mai voluto realmente secondo me, forse non ho né le qualità fisiche e mentali che attraggono una donna e mi reputa un buon partner. E così ho imparato ad accettarmi e a stare da solo.

Certo che se ti è capitato qualcuna che ti ha detto che non gli andavi bene per le dimensioni del tuo menbro, allora era una grandissima strxxxa! Poi non penso che lei avrà avuto il fisico ed il viso di Belen, io a quel punto gli avrei elencato tutti i difetti ed imperfezioni che aveva, magari aggiungendoci pure qualcosa!

[Lanoia]

Ma avevamo 18 anni... Figurati a quell'età come si ragiona...poi mi funzionava pure troppo non avevo i problemi di adesso. Invecchiare è brutto!

[Romoletto]

Sono stato fidanzato seriamente alcune volte, le mie relazioni sono state sempre condizionate dal malessere ovvero dalla depressione e dagli attacchi di panico, la mia vita sentimentale ha risentito dei miei malesseri e i rapporti sono stati vissuti come non avrei voluto.
Vivere un amore con il freno a mano tirato non è piacevole in quanto ogni decisione è condizionata dal malessere e alla fine pur cercando in tutti i modi di tenere dentro l'orco alla fine esce sempre e si impadronisce di te rovinando la relazione.
Molte donne specialmente quando sono belle e giovani non cercano un uomo da assistere o accudire ma desiderano tutto il contrario e non vogliono sentire parlare di malattie e dottori.
Per questi motivi da molti anni ho capito che con il mio stato di salute non posso permettermi un amore in quanto non posso offrire nulla, devo pensare a me stesso, cercando di vivere alla giornata e non pianificando il futuro troppo a lungo.
L'amore è un sentimento che è bello vivevre da giovani fino a quando la vita si può chiamare vita perchè dopo è un altra cosa, questo sentimento non può essere macchiato da problemi in quanto in quel periodo della vita trionfa la spensieratezza.

[Imothep]

Diciamo che non abito in una grande città e sono un tipo che fa molte cose ma purtroppo come diceva qualcuno non vado a ballare latino americani dove puoi conoscere qualcuno. Io provo a conoscere nuove persone ma sembro avere la peste attaccata!!!

Penso pure io che la sfortuna sia da mettere in mezzo. Anche io spesso vedo questa cosa perché succedono cose a catena. Poi noto una cosa. Più si è dolci e più si rimane soli. Più si vuole bene e più fregature ti prendi.
Alla fine sono stanco dell'assenza di amore e poi anche la solitudine.
Il mondo in cui viviamo vive di instagram, chi è più bello e bella. Foto sempre uguali su questi social quindi lati B e cosa rimane poi che se tu non ti adegui sei uno schifoooo e nessuno si avvicina.
Ad un compleanno ho visto proprio una festeggiata lasciata sola perché era diversa non come le altre. Quindi di che parliamo?

oK...mettiamo nel conto la sfortuna.
Però (direi) cerchiamo di declinarla in concreto 'sta sfortuna, e nel concreto premetto che io per prima sono sempre stata (malgrado le apparenze) di indole fortemente evitante.
E allora : certamente può essere meno favorevole la possibilità di incontri (solo a titolo di esempio) per chi vive in bellissimo borgo di poche migliaia di abitanti, rispetto a chi vive in una grande città ( e comunque chi vive in grandi città o metropoli potrebbe non essere affatto d'accordo su questo),
Ma di sicuro (direi) che le possibilità di incontri lieti (anche a livello amicale) si parificano azzerandosi per tutti coloro che tendenzialmente si richiudono in casa propria, e che nell'approccio proposto dalla sorte si conducono in modo altrettanto <blindato> e magari pure <mesto/vittimistico > !
O no ?