Fobia Sociale e Ginofobia [emoji3447]

Forum di aiuto su Paura e Ansia: Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), Disturbo d’ansia generalizzato (GAD), Disturbo da attacco di panico (DAP), Disturbo post-traumatico da stress, Disturbi del sonno, Fobie sociali o semplici (omofobia, agorafobia, etc).
Di qualunque tipo di ansia o paura si tratti, può essere superato!
L'insonnia è la conseguenza dell'ansia, delle tante peeoccupazioni che affollano la nostra mente, parliamone e buttiamole fuori dal nostro letto!

Fobia Sociale e Ginofobia [emoji3447]

Messaggioda Moontex » 02/01/2025, 13:21



Salve a tutti. Sono abbastanza nuovo su questo forum, ma credo di essere atterrato all'interno di un ambienti privo di pregiudizi e percioʻ libero in cui posso esprimere liberamente me stesso e le mie difficoltà. Scrivo all'interno di questa precisa sezione, nell'intento di sfogarmi nei confronti della mia attuale situazione sociale/sentimentale. Prima di fare cioʻ mi presento brevemente, sono un ragazzo di 23 anni che vive in provincia di Bari. Tutto inizioʻ circa a metà della scuola superiore (premetto di aver frequentato un istituto professionale all'interno di una classe esclusivamente maschile ). Sono sempre stato un ragazzo timido e introverso, poiché di mio non possiedo un carattere estroverso e forte; insomma facevo parte di quel "gruppo" di ragazzi presi di mira per la propria timidezza e introversione. Proprio perché la scuola che ho frequentato era composta per intero da soli maschi, ho sviluppato nel periodo delle superiori un'estrema paura per le ragazze/donne. Tutto cioʻ ha un motivo generante: venivo umiliato in classe da maschi e femmine per il mio aspetto poco piacevole, il tutto arricchito da insulti molto pesanti e talvolta anche minacce. Questo prosegue fino alla fine delle superiori nel 2020. L'anno del diploma mi portoʻ gioie immense cosi come diede inizio all'incubo della solitudine. Dopo il diploma ho perso tutti i miei amici, mi sono isolato da tutto e tutti ( a causa della pandemia globale) ciò ha alimentato il mio essere introverso e passare la maggior parte del tempo in casa. Pochi mesi fa, ho iniziato a frequentare una terapia di tipo Cognitivo/Comportamentale; mi era stata indicata poiché mi è stato detto che andava a sciogliere i meccanismi dell'Ansia. Insieme alla terapista abbiamo portato alla luce cioʻ che di cui soffro ormai da più di 5 anni; ovvero Fobia Sociale e Ginofobia. Insieme stiamo affrontando tutti i meccanismi che hanno portato alla formazione di queste mie pesanti difficoltà comunicative e devo ammettere che non sto ottenendo molti risultati :( . Quasi ogni giorno provo un forte senso di solitudine e tristezza perchè non ho nessuno con cui parlare percioʻ le giornate sembrano vuote e tutte uguali. Ho provato varie volte a ingaggiare comunicazioni negli ambienti pubblici come bar e piazze, ma senza nessun successo. Provo molta difficoltà soprattutto nel relazionarmi con i miei coetanei/e (20enni) e questa condizione si va ad intensificare nel momento in cui parlo con le ragazze. A riguardo, non ho mai avuto una fidanzata e nemmeno un' amica a causa della mia forte ansia. Grazie a questo forum, spero di uscire da questa situazione debilitante e riuscire finalmente a costruire qualche nuova amicizia. Ne sarei molto contento . Grazie per il vostro ascolto!

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Fobia Sociale e Ginofobia [emoji3447]

Messaggioda Blackmount » 02/01/2025, 21:04



Ciao, innanzitutto è un bene che tu stia facendo terapia, non so da quanto tu la stia facendo, ma non mollarla, continua, ci vorrà del tempo sicuramente ma è utile sempre. Io anche sono pugliese. Ci vorrà del tempo per farsi conoscere, anche qui, ma hai sempre qualcuno con cui parlare, motivo per cui anche io mi sono iscritto qui qualche settimana fa.
Avevo il tuo stesso problema quando frequentavo le medie, ero bullizzato per il mio carattere introverso a livelli estremi, parlavo poco anche con la mia famiglia, mia madre mi ha sempre definito uno che parlava poco ma che quando parlavo era una pugnalata, nel senso che ero molto diretto e centravo il bersaglio. Poi a 18 anni decisi di intrapendere una strada che per chi è introverso è un controsenso, ovvero fare l’animatore nei villaggi.
Ecco, quella è stata la chiave per sbloccarmi caratterialmente. Sei “costretto” a socializzare, a metterti al centro dell’attenzione, quindi ritrovarmi a fare chiacchiere con persone di qualsiasi sesso ed età, ballare, recitare davanti a migliaia di gente e poi ovviamente, avere uno staff con cui vivere h24 e badare a se stessi. Era il lontano 2004 e la mia ultima stagione è stata 2016, è stata un’esperienza meravigliosa e di vita. Mi ha cambiato tantissimo a crescere e ad essere anche indipendente, anche se i momenti di timidezza continuano ad esserci perchè in villaggio era come indossare una maschera e questo mi aiutava molto, nella vita reale la timidezza in alcune occasioni esce fuori.
Non arrenderti e continua a lavorare su te stesso, cerca anche di lavorare sulla tua autostima.
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