Ragazzatriste ha scritto:Che esperienza avete con gli ansiolitici? Riescono effettivamente a calmarvi al punto da poter continuare la vostra routine quotidiana? O li usate solo per particolare eventi che vi causano ansia come esami/colloqui/riunioni importanti etc?
Io odio i farmaci ma ho il cuore che batte troppo forte semplicemente a scrivere una mail o dover fare la spesa ed è difficile vivere così. Preferisco morire che continuare così. E preferisco una morte atroce.
Ciao.
Non mi permetterei mai di generalizzare su un argomento così delicato.
Posso solo parlara degli ansiolitici e anche degli antidepressivi, perchè quelli mi furono prescritti oltre dieci anni fa, in una fase della mia vita in cui eranno accadute cose davvero pesanti, e, essendo io ipocondriaca e ansiosa di base, ero arrivata ad attacchi di panico letteralmente invalidanti (non pensavo neanche agli attacchi di panico, perchè da brava ipocondriaca ero convinta di essere cardiopatica).
Infatti andai dal mio Medico di base, che - ascontandomi sulle mie vicende e sui miei terrori, e facendo gli approfondimenti cardiologici di routine - concluse che io avessi "soltanto" attacchi di panico e che per questo avrei dovuto assumere l'ansiolitico al bisogno e comunque in attesa che cominciasse a sortire effetto l'antidepressivo, e poi l'antidepressivo.
E mi precisò che l'antidepressivo avrei dovuto assumerlo obbligatoriamente per sei mesi, e poi fare con lui il punto della situazione.
Ho seguito la prescrizione, e dopo otto mesi gli dissi che mi sentivo pronta a dismettere l'antidepressivo (mentre l'ansiolitico l'avevo usato pochissimo e soltanto nel primo mese).
Posso dirti con tutto il cuore che non ho mai più avuto attacchi di panico, nè ansie parossistiche e totalizzanti.
Non essendo Medico non so quale sia la spiegazione (e probabilmente un grande ruolo l'ha avuto anche il mio Medico da cui mi ero davvero sentita ascoltata con impegno e dedizione). Ma ho sempre pensato che quegli otto mesi di "relax indotto dagli psicofarmaci " è come se...avesse consentito al mio cervello di rimettersi in linea con una più paciosa e realistica valutazione delle cose.