Ciao!
Apro un topic su un tema estremamente delicato, con la speranza che possa un minimo aiutare e dare un po' di conforto e forza a tutte quelle donne/ragazze/bambine che sono state - ahimè è dura anche da scrivere - violentate.
Sicuramente, anche se dello stesso sesso, siamo tutte diverse. Tutte reagiamo in modo diverso di fronte agli eventi. E tutte possiamo vivere eventi diversi, e in diverse età, con diverse esperienze. Sicuramente ci sono situazioni in cui è difficile capire le dinamiche di una psiche sconvolta da eventi traumatici, a meno che non si abbia già vissuto qualcosa di analogo o non lo si stia condividendo...!
Però, è anche vero che chi non ha subito un determinato trauma, può essere di grande aiuto a chi ne é vittima. Per tanti motivi; ad esempio chi vive un forte dramma emotivo, spesso non ha la forza di andare avanti, né la voglia di affrontare e sconfiggere il proprio trauma. Ecco, questa forza può trarla di chiunque si metta al suo servizio per aiutarlo! Anche solo ascoltare, quando non si sa come aiutare, può conferire forza. Anche un abbraccio, fisico o virtuale, può essere d'aiuto. Qualunque gesto venga fatto con affetto, può aiutare!! E non bisogna certo conoscersi da una vita per sentirsi vicini a qualcuno sofferente, o per dispensargli affetto.
Ecco perché chiunque sia reduce da un trauma, fa bene a parlare, ad aprirsi, a condividere ciò che ha dentro. Proprio per riacquistare forza emotiva, fiducia e stima di se stesso, da chiunque sia disposto ad andargli incontro e a offrirgli aiuto.
Coloro che sono state vittime di abuso, spesso si somigliano nel sentirsi "sporche". Hanno questa sensazione che cercano di superare lavandosi e sfregandosi insistentemente, come se lavando il proprio corpo scacciassero via il pensiero di quella violenza. Perché è ovvio che la sporcizia in realtà non esiste, è una creazione della mente che rivanga quell'aggressione.
Molte si sentono anche colpite nella propria dignità.
Quindi i sentimenti ricorrenti sono: sporcizia, odio del proprio corpo, perdita della dignità, paura degli altri, sfiducia nel presente e nel futuro, perdita dell'autostima, insonnia, incubi, ansia, depressione, depersonalizzazione, repulsione dell'intimità col proprio partner, etc etc...
Quello che vorrei dire a queste donne, è che sicuramente l'abuso subito è tra le cose più tragiche che possano capitare, e che sicuramente si fa fatica a superare emotivamente.
Magari ti sei affidata a una psicoterapia, e magari non riesci comunque ad andare avanti.
Prova però a pensare cosa rende così speciale una donna rispetto all'uomo. Il dono di portare in grembo un bambino! Di nutrirlo, proteggerlo e di crescerlo dentro di se.
Pensa che lo stesso corpo che è stato vittima di un abuso, porta ancora in se la magia di poter generare una nuova anima e di farla crescere in te, per nove mesi.
Come puoi sentire sporco quel corpo tanto incantevole quanto magico? Come puoi odiare quel corpo che, come te, si è sentito violato e indifeso? Perché desiderare di avere un altro corpo, quando è con quello che hai e con cui sei cresciuta? E' stato violato, e tu lo vuoi abbandonare? Faresti lo stesso con un tuo caro? Certo che no! Anzi, cercheresti di stargli accanto e di calmare la sua paura! La stessa cosa devi pensarla del tuo corpo! Se ha subito una violenza, devi amarlo di più. E non devi dimenticare che un giorno ti farà il grande dono di farti diventare mamma, se lo vorrai; lo stesso devi pensarlo se questo dono te l'ha già fatto. Nessuno potrà mai insudiciarlo! Nessuno potrà mai strappargli via la dignità.
E' proprio da quel corpo violato, che può nascere l'amore! L'amore del figlio che genererai un giorno! Riesci ad odiarti/odiarlo nonostante questo pensiero? Riesci ad odiare l'umanità, la vita, nonostante questo pensiero?
Lo stesso vale anche per quei casi in cui si rimane incinta del proprio aggressore. So quanto si possa disprezzare la vita che si ha in grembo. Ma bisogna sforzarsi di ricordare che "genitore" non è una parola legata strettamente al sangue, ma al contrario, è legata a chi adempie a determinati compiti morali. Quindi un figlio generato da un abuso, non avrà mai nulla a che spartire con l'aggressore. E quello che cresce in grembo non è "il figlio di colui che mi ha violentato", ma una creatura pura e senza colpa che amerà la propria madre. E l'amore, credetemi, quando è sincero, è un dono che non ha prezzo! E dico "dono" perché non tutti, nella vita, hanno questo lusso!
Con questo non pretendo certo di aver trovato la soluzione a tutti i casi o di "liquidare" in poche parole un trauma del genere! Ma spero sia uno spunto che porti al dialogo (non tanto qui - dove sarebbe comunque utile - quanto nella propria vita) chi tra quelle donne vittime non riesce ad esternare il proprio dramma e a liberarsene.
Cercate sempre di parlare con qualcuno con cui vi sentite a vostro agio. E in mancanza di questi, cercatelo !! Cercatelo ovunque! Perché per quanto mostruoso possa essere il trauma subito, avete tutte le facoltà per superarlo! E quando farcela da soli è troppo dura, allora avete il diritto di farvi aiutare! Diritto e dovere anche! Non vedo perché dobbiate rimanere in stallo in una condizione disabilitante e sofferta.
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Hello!
I open a topic on an extremely delicate, with the hope that it will at least help and give a little 'comfort and strength to all those women / girls / girls who were - alas it is also hard to write - raped.
Surely, even if of the same sex, we are all different. All we react differently to what is happening. And we can all live different events and in different ages, with different experiences. Certainly there are situations where it is difficult to understand the dynamics of a psyche shattered by traumatic events, unless you have already experienced something similar or not you are sharing ...!
However, it is also true that anyone who has not suffered a particular trauma, can be of great help to those who is the victim. For many reasons, for example those who live a strong emotional drama, often do not have the strength to go on, nor the inclination to deal with and overcome their trauma. This power can draw it to anyone who gets in his service to help you! Even just listen, when you do not know how to help, can confer strength. Even a hug, physical or virtual, can help. Whatever gesture is made with affection, can help! And do not certainly know a life to feel close to someone suffering, or offering them affection.
That's why anyone who is recovering from an injury, it's good to talk, to open up, to share what they have inside. Just to regain emotional strength, confidence and self-esteem, to anyone who is willing to meet him and offer him help.
Those who have been victims of abuse, often resemble the feel "dirty". They have this feeling that seek to overcome by washing and rubbing insistently, as if washing your body scacciassero by the thought of that violence. Because it is obvious that the dirt does not really exist, is a creation of the mind that rivanga quell'aggressione.
Many also feel affected in their dignity.
So the feelings are recurrent: dirt, hatred of the body, loss of dignity, fear of others, mistrust in the present and in the future, loss of self-esteem, insomnia, nightmares, anxiety, depression, depersonalization, repulsion of intimacy with your partner , etc etc ...
What I would say to these women, that is certainly the abuse suffered is one of the most tragic things that can happen, and certainly it is hard to overcome emotionally.
Maybe you've entrusted to a psychotherapy, and maybe you still can not move forward.
But try to think what is so special about a woman than the man. The gift of bringing a child in her lap! To feed, protect and raise within themselves.
Do you think that the same body that has been a victim of abuse, if still brings the magic of being able to generate a new soul and make it grow in you for nine months.
How can you feel dirty that body as beautiful as magic? How can you hate that body that, like you, felt violated and helpless? Why want to have another body when it is with what you have and where did you grow up? It 'been infringed, and you want to leave? You'd do the same with your loved one? Of course not! Indeed, would you try to be near him and to calm his fear! The same thing you have to think of your body! If you have been violated, you have to love him more. And you must not forget that one day you will make a great gift for you to become a mother, if you like, and the same if you think this gift you have already done. No one will ever insudiciarlo! No one could ever take away my dignity.
It 'just that body violated, which can bring about love! The love of the child who will beget a day! Can you hate / hate him despite this thought? Can you hate humanity, life, in spite of this thought?
The same also applies to those cases in which you become pregnant your attacker. I know how much you may despise the life that is in her womb. But you have to try to remember that "parent" is not a word closely linked to the blood, but on the contrary, it is related to those who fulfill certain moral tasks. So a child generated by the abuse, will never have anything to do with the aggressor. And what grows in the womb is not "the son of the man who raped me," but a creature pure and guiltless who will love their mother. And love, believe me, when it is sincere, is a gift that is priceless! And I say "gift" because not everyone in life have that luxury!
With this certainly do not pretend to have found the solution to all cases or "outstanding" in a few words a trauma like that! But I hope it's a starting point that leads to dialogue (not so much here - where it would still be useful - as in life) who among those women who can not externalize their drama and get rid of it.
Always try to speak with someone with whom you feel at ease. And in the absence of these, get it! Look for it everywhere! For as much as monstrous could be the trauma, you have every right to get over it! And when it alone is too hard, then you have the right to get help! Right and duty too! I do not see why you should stay in deadlock in a painful and disabling condition.