Ciao a tutti.
Mi sono iscritto a questo forum praticamente solo per questo topic - anche se ammetto che dopo averlo fatto mi son reso conto di quanto mi manchi un posto del genere, per cui può darsi che rimarrò.
In adolescenza sono stato un autolesionista, cosa che mi ha portato delle vistosissime cicatrici all'altezza del bicipide sinistro. Il posto era voluto: sapevo che sarei stato in grado di nasconderle per la maggior parte della mia vita semplicemente indossando magliette a maniche corte per cui ero abbastanza sicuro che non avrei avuto troppe noie. Questo mio passato mi crea un forte imbarazzo e disagio, tanto che sebbene abbia seguito una terapia psicologica anche abbastanza lunga, non ho mai avuto il coraggio di rivelare alla mia terapista che fossi stato un autolesionista (anche perchè era un problema del passato).
Il fatto è che la mia stupidità adolescenziale mi ha fatto totalmente passare sopra alla possibilità che in effetti sarebbe stato necessario mostrare la mia spalla...l'ambito medico.
Sebbene è da molti anni che non faccio più prelievi nè visite mediche serie, il vaccino per l'attuale pandemia è un appuntamento che sento di non poter evitare, sia per un mio senso civico che per l'obbligo sociale imposto dai miei genitori, che intendono accompagnarmi a farlo.
Da quando si parla di vaccino sono in panico, non voglio farlo, e non voglio farlo perchè temo che sarò visto e giudicato, temo di dover mostrare la mia spalla e temo di dover aprire un vaso di pandora chiuso da tanto tempo.
Io ora ho 27 anni e mi odio per ciò che feci in adolescenza. Ogni volta che guardo la mia spalla ricordo da dove vengo, chi fui, cosa ho provato.
Lo odio.
Ed è una cosa intima, non voglio che nessuna operatrice o nessun medico possa guardare la mia spalla e pensare "chissà perchè si è procurato certi sbraghi", e soprattutto non voglio che la cosa passi alla mia famiglia.
Ho paura.