Negli ultimi mesi ho compiuto una serie di scelte, che mi hanno portato a vivere una situazione attuale che però mi sta rendendo totalmente insoddisfatto.. Ma prima vorrei fare un piccolo riassunto su di me, per rendere meglio l'idea della mia attuale situazione.
Sono un ragazzo di 26 anni. Durante gli anni universitari ho vissuto fuori casa, cercando di soddisfare il mio desiderio di autonomia e indipendenza. I due anni universitari che ho vissuto fuori sono stati per me molto positivi: vivevo in una piccola città universitaria, avevo un appartamento in affitto in cui vivevo sostanzialmente solo; e nonostante ogni tanto soffrissi la solitudine, ero felice. Mi ero creato la mia routine, mi gestivo e organizzavo le giornate tra studio, palestra e passeggiate. A parte qualche conoscenza o amicizia creata, ho praticamente vissuto da solo per due anni e ammetto che sono stati forse gli anni migliori della mia vita. Adoravo la sensazione di libertà, di gestione del mio tempo in autonomia, di tornare a casa e rilassarmi nel silenzio e nella tranquillità. Di carattere mi sono sempre sentito cosi: solitario, con una enorme esigenza dei miei spazi e della mia solitudine.
Terminata l'università, volevo rimanere a vivere e a lavorare sempre nella stessa zona. Ho trovato in poco tempo una importante proposta lavorativa in una grande città vicino a dove avevo vissuto per l'università. In pochi giorni ho dovuto accettare e trovare una casa, senza troppo ragionare perchè era forte il desiderio di rimanere a vivere fuori e sapevo che non ne sarebbero capitate cosi tante opportunità.
Ora sono passati tre mesi, e sto iniziando a fare il primo bilancio. E non mi sto sentendo felice come mi aspettavo..
Il lavoro mi sta deprimendo, mi sto sentendo totalmente svuotato e alienato nel lavoro che faccio.. Io sono laureato in economia, e ho trovato come impiego un ruolo negli uffici di una azienda, e mi occupo di contabilità e altre analisi di bilancio. Ma mi sento totalmente depresso davanti a un computer per 8 ore, con sempre minimi dialoghi tra colleghi. Svegliarsi al mattino alle 7, per essere in ufficio alle 8 e restarci fino alle 17, seduto su una sedia davanti a un computer a fare dei minimi lavoretti che mi affidano. Questi primi mesi sono stati terribili per me, ogni mattina mi sveglio già depresso e la sera mi sento svuotato, non fisicamente ma mentalmente. A volte a lavoro mi chiudo in bagno e ci sto anche 15 minuti, e mi scendono le lacrime. Forse sarò esagerato, ma questa NON è la vita che voglio fare. Il lavoro è un dovere, ma non voglio che questa diventi una giustificazione per fare una vita infelice. Mi sto rendendo conto di quanto fossero preziose le giornate che trascorrevo l'anno scorso, in cui dedicavo tanto tempo a me stesso, al mio benessere, alle mie passeggiate, all'attività fisica. Ora invece, in questi primi mesi, non ho ancora trovato nemmeno il tempo di concedermi una passeggiata. Il sabato e la domenica sono le giornate dove mi tocca sistemare la casa, pulire, fare le lavatrici, e a volte mi sento talmente stanco che sto a letto quasi tutto il giorno.
Voi come fate a trovare un equilibrio? Io attualmente non sto riuscendo, mi sto sentendo affogare in un mare in tempesta e non sto riuscendo a trovare nessun appiglio.
Già quando ero all'università, ero consapevole di quanto avrei avuto bisogno in futuro di un lavoro che mi permettesse di bilanciare molto la work life balance, di quanto mi sarebbe piaciuto fare un lavoro in cui mi sento all'aria aperta, magari anche a contatto con le persone.
Per assurdo: adorerei fare il commesso come lavoro. Parlare con le persone, muovermi, non annoiarmi mai, organizzare e sistemare scaffali, dare consigli alle persone. E poi tornare a casa e rilassarmi. Lavorando a turni, avrei spesso una mezza giornata libera e per me sarebbe preziosissimo.
Oppure ho sempre sognato lavorare in una palestra, io adoro fare attività fisica e poter lavorare in una palestra sarebbe tutto ciò che darebbe un senso alla mia vita. Stare seduto davanti a un computer per i prossimi 45 anni della mia vita? Credo che probabilmente, dopo 2 anni, mi butterei già giù dalla finestra.
Però è difficile, come poter trovare la forza e il coraggio di cambiare tutto? Ho studiato 6 anni all'università economia, il lavoro che sto facendo ora è l'unico sbocco possibile e l'unica competenza che possiedo. Come posso trovare la forza di cambiare tutto?
Ne ho anche già parlato con i miei colleghi di ufficio, e sono stati molto comprensivi.
Mi piacerebbe parlarne con voi, confrontarmi, magari sentire l'esperienza di qualcuno che ha vissuto qualcosa di simile a me.
Non mi interessa di avere uno stipendio alto, non mi interessano i soldi, non mi interessa fare carriera.
Io voglio solamente essere felice.
Sono consapevole che la spensieratezza che ho vissuto negli anni universitari non tornerà più. Sono consapevole che non vivrò mai più giornate simili, in cui ero totalmente libero e spensierato. Ma so che ci sono tante strade che potrei prendere, che mi possono permettere di riassaporare quella sensazione di libertà, di serenità, che ho vissuto.
Spero che qualcuno possa aiutarmi, magari darmi un punto di vista che ora non sto vedendo, o anche una qualche ispirazione. Ne avrei bisogno!
Vi ringrazio di cuore