Sentirsi totalmente insoddisfatti della propria vita

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

Sentirsi totalmente insoddisfatti della propria vita

Messaggioda Cieloblu98 » 18/02/2024, 16:53



Negli ultimi mesi ho compiuto una serie di scelte, che mi hanno portato a vivere una situazione attuale che però mi sta rendendo totalmente insoddisfatto.. Ma prima vorrei fare un piccolo riassunto su di me, per rendere meglio l'idea della mia attuale situazione.

Sono un ragazzo di 26 anni. Durante gli anni universitari ho vissuto fuori casa, cercando di soddisfare il mio desiderio di autonomia e indipendenza. I due anni universitari che ho vissuto fuori sono stati per me molto positivi: vivevo in una piccola città universitaria, avevo un appartamento in affitto in cui vivevo sostanzialmente solo; e nonostante ogni tanto soffrissi la solitudine, ero felice. Mi ero creato la mia routine, mi gestivo e organizzavo le giornate tra studio, palestra e passeggiate. A parte qualche conoscenza o amicizia creata, ho praticamente vissuto da solo per due anni e ammetto che sono stati forse gli anni migliori della mia vita. Adoravo la sensazione di libertà, di gestione del mio tempo in autonomia, di tornare a casa e rilassarmi nel silenzio e nella tranquillità. Di carattere mi sono sempre sentito cosi: solitario, con una enorme esigenza dei miei spazi e della mia solitudine.
Terminata l'università, volevo rimanere a vivere e a lavorare sempre nella stessa zona. Ho trovato in poco tempo una importante proposta lavorativa in una grande città vicino a dove avevo vissuto per l'università. In pochi giorni ho dovuto accettare e trovare una casa, senza troppo ragionare perchè era forte il desiderio di rimanere a vivere fuori e sapevo che non ne sarebbero capitate cosi tante opportunità.
Ora sono passati tre mesi, e sto iniziando a fare il primo bilancio. E non mi sto sentendo felice come mi aspettavo..
Il lavoro mi sta deprimendo, mi sto sentendo totalmente svuotato e alienato nel lavoro che faccio.. Io sono laureato in economia, e ho trovato come impiego un ruolo negli uffici di una azienda, e mi occupo di contabilità e altre analisi di bilancio. Ma mi sento totalmente depresso davanti a un computer per 8 ore, con sempre minimi dialoghi tra colleghi. Svegliarsi al mattino alle 7, per essere in ufficio alle 8 e restarci fino alle 17, seduto su una sedia davanti a un computer a fare dei minimi lavoretti che mi affidano. Questi primi mesi sono stati terribili per me, ogni mattina mi sveglio già depresso e la sera mi sento svuotato, non fisicamente ma mentalmente. A volte a lavoro mi chiudo in bagno e ci sto anche 15 minuti, e mi scendono le lacrime. Forse sarò esagerato, ma questa NON è la vita che voglio fare. Il lavoro è un dovere, ma non voglio che questa diventi una giustificazione per fare una vita infelice. Mi sto rendendo conto di quanto fossero preziose le giornate che trascorrevo l'anno scorso, in cui dedicavo tanto tempo a me stesso, al mio benessere, alle mie passeggiate, all'attività fisica. Ora invece, in questi primi mesi, non ho ancora trovato nemmeno il tempo di concedermi una passeggiata. Il sabato e la domenica sono le giornate dove mi tocca sistemare la casa, pulire, fare le lavatrici, e a volte mi sento talmente stanco che sto a letto quasi tutto il giorno.
Voi come fate a trovare un equilibrio? Io attualmente non sto riuscendo, mi sto sentendo affogare in un mare in tempesta e non sto riuscendo a trovare nessun appiglio.
Già quando ero all'università, ero consapevole di quanto avrei avuto bisogno in futuro di un lavoro che mi permettesse di bilanciare molto la work life balance, di quanto mi sarebbe piaciuto fare un lavoro in cui mi sento all'aria aperta, magari anche a contatto con le persone.
Per assurdo: adorerei fare il commesso come lavoro. Parlare con le persone, muovermi, non annoiarmi mai, organizzare e sistemare scaffali, dare consigli alle persone. E poi tornare a casa e rilassarmi. Lavorando a turni, avrei spesso una mezza giornata libera e per me sarebbe preziosissimo.
Oppure ho sempre sognato lavorare in una palestra, io adoro fare attività fisica e poter lavorare in una palestra sarebbe tutto ciò che darebbe un senso alla mia vita. Stare seduto davanti a un computer per i prossimi 45 anni della mia vita? Credo che probabilmente, dopo 2 anni, mi butterei già giù dalla finestra.
Però è difficile, come poter trovare la forza e il coraggio di cambiare tutto? Ho studiato 6 anni all'università economia, il lavoro che sto facendo ora è l'unico sbocco possibile e l'unica competenza che possiedo. Come posso trovare la forza di cambiare tutto?
Ne ho anche già parlato con i miei colleghi di ufficio, e sono stati molto comprensivi.

Mi piacerebbe parlarne con voi, confrontarmi, magari sentire l'esperienza di qualcuno che ha vissuto qualcosa di simile a me.
Non mi interessa di avere uno stipendio alto, non mi interessano i soldi, non mi interessa fare carriera.
Io voglio solamente essere felice.
Sono consapevole che la spensieratezza che ho vissuto negli anni universitari non tornerà più. Sono consapevole che non vivrò mai più giornate simili, in cui ero totalmente libero e spensierato. Ma so che ci sono tante strade che potrei prendere, che mi possono permettere di riassaporare quella sensazione di libertà, di serenità, che ho vissuto.
Spero che qualcuno possa aiutarmi, magari darmi un punto di vista che ora non sto vedendo, o anche una qualche ispirazione. Ne avrei bisogno!
Vi ringrazio di cuore
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Cieloblu98
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Sentirsi totalmente insoddisfatti della propria vita

Messaggioda Navigator63 » 18/02/2024, 19:58



Cieloblu98 ha scritto:Ora sono passati tre mesi, e sto iniziando a fare il primo bilancio. E non mi sto sentendo felice come mi aspettavo..

Cominciamo dalla brutta notizia: non sarai quasi mai felice come ti aspettavi. ;) :D

Perché la vita non è fatta per farci felici, spesso non va come vogliamo, ci sono sempre problemi da risolvere e sfide da affrontare, ecc.
In poche parole, la vita non è come nei film. :)

Però la buona notizia è che se affrontiamo la sfide, ed impariamo dagli errori, continuiamo a crescere e diventiamo più capaci, realizzati e soddisfatti.

L'errore che fanno molti è pensare di "essere arrivati": "Ho la laurea / Ho il lavoro che volevo / Sono sposato/a... Ora tutto andrà bene e sarò felice".
Ma la vita non funziona così: ci saranno sempre problemi, sfide e sofferenze. Poi li supereremo e staremo meglio, e poi ne verranno altri... :rolleyes:

"Tutta la vita è risolvere problemi."
(Karl R. Popper, titolo del libro omonimo)

Questi primi mesi sono stati terribili per me, ogni mattina mi sveglio già depresso e la sera mi sento svuotato, non fisicamente ma mentalmente. A volte a lavoro mi chiudo in bagno e ci sto anche 15 minuti, e mi scendono le lacrime.

Ti invito a vedere la tua sofferenza come una scoperta di te stesso e di quello che vuoi e non vuoi.
Forse ora hai capito che non sei fatto per una vita di ufficio, e quindi puoi fare scelte diverse. Prima non lo sapevi, quindi questa esperienza era necessaria. :dunno:
Non vederlo come un errore: vedila come una esperienza utile. :coolok:

Quando viviamo in un modo che va contro la nostra natura, è naturale stare male e provare un senso di alienazione.
Non è quel lavoro in sé che è sbagliato... ma è "sbagliato per noi".
Poiché siamo tutti diversi, ognuno deve trovare la propria personale "ricetta di felicità"... che sarà differente per ciascuno!
Un altro errore comune è seguire le "ricette" altrui, adottando stili di vita che la società approva, ma che poi scopriamo non vanno bene per noi, p.es.:
- Il manager ambizioso e ben pagato
- Il dottore o l'avvocato stimato e rispettato
- La casalinga che vive per accudire gli altri, o che si dedica totalmente ai figli
(molti genitori spingono questi modelli)
Non di rado chi li segue poi si ritrova depresso. Perché sta vivendo una vita che non gli appartiene. :dunno:

Il lavoro è un dovere, ma non voglio che questa diventi una giustificazione per fare una vita infelice.

Ovviamente lavorare è necessario, ora hai bisogno di trovare un lavoro più adatto a te :)

Voi come fate a trovare un equilibrio?

Io ho capito presto che preferivo la libertà di un lavoro autonomo alla sicrezza di un impiego stabile (ma non è certo per tutti).
E che per me era più importante la libertà e del tempo per i miei interessi, che avere molti soldi.

Stabilite queste priorità, ho fatto delle scelte di conseguenza ed ho costruito una vita adatta a me.
Pagandone anche il prezzo .

Io attualmente non sto riuscendo, mi sto sentendo affogare in un mare in tempesta e non sto riuscendo a trovare nessun appiglio.

Vedila come una fase temporanea: nel prossimo periodo prepara un "progetto" per la vita che vorresti, e questo obiettivo ti aiuterà ad andare avanti.

Però è difficile, come poter trovare la forza e il coraggio di cambiare tutto? Ho studiato 6 anni all'università economia, il lavoro che sto facendo ora è l'unico sbocco possibile e l'unica competenza che possiedo.

Non restare prigioniero di un pensiero rigido.
Una laurea in Economia dà competenze che possono essere apprezzate in ambiti diversi. Dubito seriamente che il tuo sia "l'unico sbocco possibile".
Non è che tutti quelli che hanno la tua laurea diventino Fantozzi! ;) :D

Ma so che ci sono tante strade che potrei prendere, che mi possono permettere di riassaporare quella sensazione di libertà, di serenità, che ho vissuto.

Puoi fare un esperimento mentale: chiediti "Se non avessi limiti, cosa mi piacerebbe davvero fare?" e lascia libera la tua immaginazione.
Scrivi tutto quello che ti viene in mente. Poi seleziona le due o tre idee che preferisci. Poi chiediti "Cosa potrei fare, in concreto, per realizzare questi sogni?".
Sempre ricordandoti che ogni cosa si costruisce un mattone per volta, a piccoli passi. :coolok:

Se fatichi a chiarirti le idee potresti anche farti aiutare da un coach, magari uno specializzato in percorsi professionali (Career Coach o Job Coach).
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Il mio Blog "Psicofelicità": https://psicofelicita.blogspot.com/

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Sentirsi totalmente insoddisfatti della propria vita

Messaggioda VeraVita » 19/02/2024, 11:26



Cieloblu98 ha scritto:Negli ultimi mesi ho compiuto una serie di scelte, che mi hanno portato a vivere una situazione attuale che però mi sta rendendo totalmente insoddisfatto.. Ma prima vorrei fare un piccolo riassunto su di me, per rendere meglio l'idea della mia attuale situazione.

Sono un ragazzo di 26 anni. Durante gli anni universitari ho vissuto fuori casa, cercando di soddisfare il mio desiderio di autonomia e indipendenza. I due anni universitari che ho vissuto fuori sono stati per me molto positivi: vivevo in una piccola città universitaria, avevo un appartamento in affitto in cui vivevo sostanzialmente solo; e nonostante ogni tanto soffrissi la solitudine, ero felice. Mi ero creato la mia routine, mi gestivo e organizzavo le giornate tra studio, palestra e passeggiate. A parte qualche conoscenza o amicizia creata, ho praticamente vissuto da solo per due anni e ammetto che sono stati forse gli anni migliori della mia vita. Adoravo la sensazione di libertà, di gestione del mio tempo in autonomia, di tornare a casa e rilassarmi nel silenzio e nella tranquillità. Di carattere mi sono sempre sentito cosi: solitario, con una enorme esigenza dei miei spazi e della mia solitudine.
Terminata l'università, volevo rimanere a vivere e a lavorare sempre nella stessa zona. Ho trovato in poco tempo una importante proposta lavorativa in una grande città vicino a dove avevo vissuto per l'università. In pochi giorni ho dovuto accettare e trovare una casa, senza troppo ragionare perchè era forte il desiderio di rimanere a vivere fuori e sapevo che non ne sarebbero capitate cosi tante opportunità.
Ora sono passati tre mesi, e sto iniziando a fare il primo bilancio. E non mi sto sentendo felice come mi aspettavo..
Il lavoro mi sta deprimendo, mi sto sentendo totalmente svuotato e alienato nel lavoro che faccio.. Io sono laureato in economia, e ho trovato come impiego un ruolo negli uffici di una azienda, e mi occupo di contabilità e altre analisi di bilancio. Ma mi sento totalmente depresso davanti a un computer per 8 ore, con sempre minimi dialoghi tra colleghi. Svegliarsi al mattino alle 7, per essere in ufficio alle 8 e restarci fino alle 17, seduto su una sedia davanti a un computer a fare dei minimi lavoretti che mi affidano. Questi primi mesi sono stati terribili per me, ogni mattina mi sveglio già depresso e la sera mi sento svuotato, non fisicamente ma mentalmente. A volte a lavoro mi chiudo in bagno e ci sto anche 15 minuti, e mi scendono le lacrime. Forse sarò esagerato, ma questa NON è la vita che voglio fare. Il lavoro è un dovere, ma non voglio che questa diventi una giustificazione per fare una vita infelice. Mi sto rendendo conto di quanto fossero preziose le giornate che trascorrevo l'anno scorso, in cui dedicavo tanto tempo a me stesso, al mio benessere, alle mie passeggiate, all'attività fisica. Ora invece, in questi primi mesi, non ho ancora trovato nemmeno il tempo di concedermi una passeggiata. Il sabato e la domenica sono le giornate dove mi tocca sistemare la casa, pulire, fare le lavatrici, e a volte mi sento talmente stanco che sto a letto quasi tutto il giorno.
Voi come fate a trovare un equilibrio? Io attualmente non sto riuscendo, mi sto sentendo affogare in un mare in tempesta e non sto riuscendo a trovare nessun appiglio.
Già quando ero all'università, ero consapevole di quanto avrei avuto bisogno in futuro di un lavoro che mi permettesse di bilanciare molto la work life balance, di quanto mi sarebbe piaciuto fare un lavoro in cui mi sento all'aria aperta, magari anche a contatto con le persone.
Per assurdo: adorerei fare il commesso come lavoro. Parlare con le persone, muovermi, non annoiarmi mai, organizzare e sistemare scaffali, dare consigli alle persone. E poi tornare a casa e rilassarmi. Lavorando a turni, avrei spesso una mezza giornata libera e per me sarebbe preziosissimo.
Oppure ho sempre sognato lavorare in una palestra, io adoro fare attività fisica e poter lavorare in una palestra sarebbe tutto ciò che darebbe un senso alla mia vita. Stare seduto davanti a un computer per i prossimi 45 anni della mia vita? Credo che probabilmente, dopo 2 anni, mi butterei già giù dalla finestra.
Però è difficile, come poter trovare la forza e il coraggio di cambiare tutto? Ho studiato 6 anni all'università economia, il lavoro che sto facendo ora è l'unico sbocco possibile e l'unica competenza che possiedo. Come posso trovare la forza di cambiare tutto?
Ne ho anche già parlato con i miei colleghi di ufficio, e sono stati molto comprensivi.

Mi piacerebbe parlarne con voi, confrontarmi, magari sentire l'esperienza di qualcuno che ha vissuto qualcosa di simile a me.
Non mi interessa di avere uno stipendio alto, non mi interessano i soldi, non mi interessa fare carriera.
Io voglio solamente essere felice.
Sono consapevole che la spensieratezza che ho vissuto negli anni universitari non tornerà più. Sono consapevole che non vivrò mai più giornate simili, in cui ero totalmente libero e spensierato. Ma so che ci sono tante strade che potrei prendere, che mi possono permettere di riassaporare quella sensazione di libertà, di serenità, che ho vissuto.
Spero che qualcuno possa aiutarmi, magari darmi un punto di vista che ora non sto vedendo, o anche una qualche ispirazione. Ne avrei bisogno!
Vi ringrazio di cuore


Ciao CieloBlu98 ^^ mi fa molto piacere che ci hai parlato dei tuoi problemi qui sul forum.
Mi sembra da quel che leggo che sei un animo libero. Per te, fare ciò che ti piace viene al primo posto del successo e di tante altre cose. Ti fa molto onore, alla tua giovane età pensare a queste cose. Io ci ho messo molto più tempo di te, per capire chi sono e cosa mi piace fare. Io ti posso dire che lavoro tramite agenzie interinali. Quando serve lavorare lavoro. Quando voglio stare a casa dico di no.
Ti dico però che anche una vita del genere non è facile e sono anche consapevole che non potrò farla per sempre. Però, come si dice? Finché dura fa verdura. Poi, sai. Anche in base alla mia esperienza fare ciò che desideriamo stanca. Quindi, dove sta l'ancora di salvezza? Trovare un compromesso.
Ora, tu sei laureato, sei ancora molto giovane e immagino che non vorrai grosse responsabilità in futuro (mi riferisco a sposarti e avere figli, poi, non lo so, ma mi sembra di capire questo). Quindi, il mio consiglio è magari, se hai capito che questo lavoro non ti piace e non ti dà grosse soddisfazioni di lasciarlo. Ti licenzi, ti metti in malattia o non lo so, ma trovi il coraggio di mollarlo. La motivazione la devi trovare tu. Non posso farlo io al tuo posto come nessun'altro. Trascorri un anno o quelli che puoi, facendo ciò che vuoi e ascoltando la tua anima quello che ti dice. Sei ancora molto giovane e troppa strada ancora dovrai fare. Puoi ancora cambiare mille e mille volte idea e provare più di una situazione. Prova a lavorare in palestra oppure aprirti una partita Iva. Però, per me, devi trovare la forza di andartene da lì. Magari, anche prendendoti l'aspettativa. Però, restare lì mi sembra che ti faccia molto male. Non dire così che gli anni in cui eri spensierato non torneranno più. Ogni età è bella e ha il suo perché. Devi solo capire chi sei e cosa vuoi. Porti degli obiettivi di lunga durata e non mollare mai ;) guardare sempre il lato positivo anche se è dura.
Questo è quello che penso.
In bocca a lupo vedrai che ce la farai!
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VeraVita
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Citazione: "È strano come quando manca qualcosa, il mondo stia sempre a ricordartelo in tutta la sua bellezza"
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