Questo messaggio è stato scritto da ChatGPT

[Cordis]

Quello che ho scritto non è stato affatto compreso.

Si ho compreso, ma volutamente non ho elaborato il discorso perché (sentimento mio eh) facilmente può generare emozioni opprimenti, senza darne di positive in cambio, e penso che questo debba essere evitato. Non mi sembra utile.

[Riccardina]

È come una partita a scacchi contro Stockfish o Alphazero, all'inizio sembrano umani, poi cominciano a fare mosse irreali tanto che persino Carlsen si rifiuta di giocarci contro.

[Navigator63]

No, ho chiesto a ChatGPT di scrivere un messaggio di una fittizia Anna, che si senta sola e in difficoltà, da inserire in un forum.
E, ora, mi sono fatto scrivere, da ChatGPT, un possibile miglior messaggio di risposta da parte dello scrivente.

E... a che scopo?
Continua a sfuggirmi il senso della tua operazione.

Che ChatGPT sia in grado di simulare (passabilmente) la scrittura umana, lo sapevamo già.
Che ci siano su Internet dei "fake", ovvero persone che fanno finta di essere chi non sono, è cosa nota.
Gli strumenti di AI rendono semplicemente più facile creare dei fake, ma non li hanno inventati.

Quindi questo 3D ha lo scopo di dimostrare cosa...?

[Sentinella]

Ti sei perso l'aspetto rilevante della faccenda.

[Royalsapphire]

Cit. Sentinella:

‘’ Avverto questo completo abbandono, come se tutti noi fossimo lasciati a noi stessi, completamente separati e soli, con le nostre sofferenze o gioie sullo stesso inconsistente piano. ‘’

Leggere questo mi ha fatto ricordare “Nana” un anime che mi aveva appassionato e impressionato allo stesso tempo.
In una puntata l’amica della protagonista dice “Siamo tutti soli”. E lo dice in un momento preciso. Perfettamente in linea con la situazione!
Io mi sono sentita sola un numero interminabile di giorni. E mi trovo d’accordo con queste frasi.
Non sempre però!
Considero la solitudine una sensazione, con un inizio e una fine. Non la percepisco una realtà costante. Perché a me capita di volerci essere con la gente! Non voglio lasciarla sola! Di conseguenza so cosa provo, quando ho qualcuno che fa lo stesso per me! È una sensazione di calore, dentro e fuori, è sorridere, sentirsi vicino, e non percepire il tempo che passa, come quando da bambina arrivava l’ora del pane e Nutella, davanti ai cartoni animati!

Comunque se la maggior parte delle persone che ci circondano, ci fa sentire soli, spesso avviene in modo del tutto inconsapevole. Voglio dire, loro non sono coscienti che ci stanno trascurando o mancando di rispetto. Semplicemente hanno poco spazio interiore per accorgersi di noi, o per avere un occhio di riguardo nei nostri confronti!
E non basta aver sofferto, o stare ancora a soffrire nella vita, per accorgersi dell’altro! Purtroppo il dolore non basta a far crescere le persone, anzi spesso le rende arroganti, perché “gli altri non possono capire cosa abbiamo passato”.

Se incontrate qualcuno che riesca a non essere sempre “in richiesta” , ma che riesca anche a dare, a darvi dei gesti di vera presenza, di vera attenzione, ebbene, tenetevelo stretto! Amico o partner, non importa in che forma! Non vi sentirete soli! Almeno, questa è la mia opinione.

[Sentinella]

Guarda, per me il problema principale è che, di quello che dicono gli altri nella realtà (ascoltandoli parlare, come rumore di sottofondo), non mi interessa niente, o quasi niente. Sento tutte queste parole e parole e parole (io in genere sto in silenzio) e non mi acchiappano. Se sentissi, per esempio, parlare di un episodio di Anna dai capelli rossi, o di Heidi, mi attiverei subito attentivamente. O di una camminata fatta per visitare un certo laghetto dolomitico. O una riflessione sulle nostre illusioni. O una citazione dal Qohelet. O tante altre cose che non sento mai. Sento discorsi che mi annoiano, per me pallosi, banali, o cose che ho già stra-sentito. Anche quello che interessa me può annoiare o non interessare tanti/e altri/e, sia chiaro. Da solo posso leggere, guardare e ascoltare quello che mi va (prodotti più o meno culturali, o di intrattenimento, anche di un tempo), scrivere, ecc. Non riuscirei a sopportare il ciclo di una famiglia mia, con moglie, figli, azioni da ripetere. Mi sembra di aver già vissuto tutto questo mille volte e preferisco starne fuori. Meglio le famigliole delle sitcom, come La vita secondo Jim.

https://www.youtube.com/watch?v=sG7mEcmqEDA
[Anna dai capelli rossi - episodio de La sfortunata Dama del Giglio (il riferimento è a The Lady of Shalott, di Tennyson)]