Un paio di anni fa la pensavo anch'io così,poi però mi sono convinto (almeno secondo il mio parere) che forse noi non ''prendiamo strade sbagliate'',se facciamo una scelta è perchè lo vogliamo noi,deriva da qualcosa che è insito in noi,in futuro magari potremmo ripensarci è vero,ma se casomai dovessimo cambiare registro quell'esperienza ci è servita per crescere e per capire che non l'avremo fatta durare per tutta la vita,però il ricordo rimane ed un giorno potremo raccontarla a qualcuno.In parole povere sto dicendo che il nostro percorso di vita non è come un' immensa autostrada dove nel momento in cui facciamo una deviazione poi non vedremo mai più quella vecchia strada che abbiamo percorso,bensì è come un'unica strada,in cui durante il viaggio potremmo incontrare ostacoli che faranno saltare qualche pezzo alla nostra ''ipotetica autovettura'',ma anche officine,gommisti che ci aiuteranno a capire dove abbiamo sbagliato,perchè e cosa dobbiamo fare per non ripetere gli stessi errori,e magari anche un concessionario se dovesse rompersi del tutto.Una volta raggiunta la nostra meta poi potremo voltarci indietro ed osservare tutta la strada che abbiamo fatto,fino al punto di partenza e solo allora capiremo che tutto ha avuto un senso e che le prime scelte non sono per forza sbagliate o corrette;se cambiassimo strada senza voltarci indietro sarebbe come annullare tutto ciò che abbiamo fatto prima come se non fosse mai nè stato nè valso e quando arriveremo a destinazione vedremo solo l'ultimo tratto percorso (in riferimento all'autostrada di prima) il che non ci farebbe sentire soddisfatti.Lo so,probabilmente la mia metafora può risultare un pò ambigua,ma almeno ho provato a spiegare a modo mio come la vedo