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In questa sezione possiamo parlare dei traumi del passato, di psicologia e dei problemi in genere.
Questo è anche il forum sullo sfogo dei propri sensi di colpa.

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Messaggioda Cordis » 17/09/2023, 1:13



Premetto che, x quanto mi riguarda, la filosofia fine a se stessa è priva di importanza, suppongo possa essere un piacevole passatempo per qualcuno, ma a me non interessa.
Le riconosco un valore in quanto ha il suo posto nell' evoluzione del pensiero umano ed oggi può certamente servire per trovare nuove domande da porsi... domande alle quali di solito rispondono altre discipline che ne hanno gli strumenti.
Chiaro che la filosofia non può che coltivare il dubbio, dato che spesso non ha altro a disposizione, oppure fornisce risposte non verificabili per noi oggi. Es. Popper definisce molto bene come fare buona televisione, utile a chi la guarda, solo che poi bisogna trovare persone capaci di produrla, e bisogna anche convincere il pubblico a guardarla... e questi problemi li individuava Popper stesso, senza però trovare soluzioni, nonostante fosse un pensatore molto più denso di me, di te, più una dozzina di altri messi insieme.
Un tentativo fatto senza aver prima risolto questi piccoli problemi pratici, porta o a produrre comunque cattiva televisione, o a produrre programmi che nessuno guarda, avendo nel frattempo perdite economiche, che portano a fallire chi ci ha provato.
Esiste ed è esistito qualche programma che Popper stesso approverebbe, ma non è stato ne ideato ne realizzato da filosofi...
Quindi, laddove chiarisci che desideri parlare precisamente di filosofia... mi spiace ma io passo, perché lo considero un gioco poco divertente.

[Perché preoccuparsi di sopravvivere se ci si considera irrilevanti?]
E' una bella domanda! 
Perché ne hai voglia, perché vuoi goderti la vita, perché non tutto deve avere una logica o un senso!


Si... certo...
Diciamo che la tua sarebbe una buona risposta se io avessi chiesto: "perché vogliamo tutti andare in vacanza ai caraibi?"

Premetto che accetto alcune polemiche solo per chiarire che non sono d'accordo, però mi sembrano futili, perché possiamo solo arrovellarci, ognuno con la propria opinione, senza arrivare da nessuna parte, comunque...

[... Per quanto riguarda Il Problema del carrello ferroviario ...]
Ma perché è filosofia (etica), non scienza!
Non serve a dare certezze, ma a smontarle!


No, li non c'è niente da dare, ne da smontare, però vengono fatte domande concrete, rispondi prego:
Se su quel binario devi scegliere se schiacciare una persona oppure cinque, quali scegli di ammazzare?
Se l'uno è un tuo amico/parente, scegli di salvarlo ed ammazzare gli altri cinque?
Ti sembra che sia bene indugiare su simili pensieri?
Io mi sono posto le domande e mi sono risposto ed ho capito che chi ha ideato il problema, senza poi produrre nulla di utile, è un miserabile demente.
A suo tempo, io sono stato in zona di guerra (missione umanitaria), ho visto e capito che tutto era una gran porcata e so che, se l'autore dell' "esperimento" avesse visto qualche morto in vita sua (o avesse cercato di togliersi la vita) non si farebbe simili giochetti mentali senza scopo.
I giochetti mentali se li fa perché non sa, tantomeno capisce.
La critica che ho riportato, in precedenza per esteso, centra il punto.
Ragionare _per gioco_ su certe cose non fa bene alla psiche umana, ne produce nulla di utile, questo viene dimostrato ad ognuno ogniqualvolta la realtà si mostra per quella che è.
Quando ti tocca, diventano tutte stronzate.

Ma chi nutre il suo animale spende soldi che, usati altrimenti, potrebbero salvare molte vite umane (conseguenze indirette).
Il fatto che scelga l'animale indica, indirettamente, che lo preferisce a quelle vite umane lontane.


Anche chi nutre se stesso spende soldi che, usati altrimenti, potrebbero salvare molte vite umane (conseguenze indirette).
Il fatto che scelga se stesso indica, indirettamente, che si preferisce a quelle vite umane lontane.
E quindi ?

NO. La vita semplicemente E' (la vita è reale; bene e male non sono reali, sono opinioni).


Ah ma qui parliamo di fede.
Io Sono Colui Che È
Niente da ridire sia chiaro, io però non sono religioso.

Voglio dire che è impossibile essere innocenti (cioè non recare mai nessun danno ad alcuno).

Ma non hai appena detto che bene e male non sono reali, sono opinioni ?!

Ne deriva che un certo "male" è inevitabile.
Però possiamo limitarlo

Quindi vuoi dire limitare le tue opinioni? Perché le mie sono diverse.

"Il lupo ha ragione, il cannibale no."
(Aleksandr Solzenitsyn)


Se vuoi puoi leggere "Armi acciaio e malattie" di Jared Diamond, vi si trovano interessanti spiegazioni di come funziona il cannibalismo la dove è presente nella realtà, non dal punto di vista filosofico.
Un cannibale non cerca di avere ragione, cerca le proteine.

Come relativista, sono certo che sia tutto arbitrario e soggettivo. Quindi giudicare per me è uno spreco di tempo (anche se a volte gratifica l'ego)

Dunque non sei un relativista ortodosso, dato che anche tu fai queste cose.

Sembri considerare degna solo la vita organica.

Non esiste vita non organica, non sono sicuro di capire cosa intendi. Per me non hai le idee chiare a riguardo. Proietti le tue emozioni sulle cose inanimate? Ok, ma quelle cose non hanno vita, non l'hanno mai avuta.

Stai ragionando in termini pratici/utilitaristici (che conseguenze ne derivano?), io parlavo in termini morali (cosa è bene? cosa è male?).

Che però, bene e male, tu mi dici essere solo opinioni.
Diciamo che esprimi semplicemente le tue opinioni?
Niente da dire, basta saperlo.

Sarebbe molto meglio mettersi d'accordo su cosa sia bene e cosa sia male, ma non dal punto di vista filosofico, dal punto di vista pratico, questo si permetterebbe di evitare molti conflitti.

"Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato c'è un campo. Ti aspetterò laggiù."
(Rumi)

Che vuoi fare laggiù in quel campo sporcaccione?! Guarda che non sono mica una bella figa!

Sembri considerare degna solo la vita organica.
Per cui un universo senza vita non avrebbe valore.
La mia visione è più ampia.
Il cosmo è meraviglioso anche se non ospita vita. Saturno coi suoi anelli è straordinario - anche se è solo roccia e polvere.
Se io ci sono, osservo la meraviglia. Se non ci sono più, la meraviglia rimane. 

La vita è organica, non c'è altro.
La meraviglia la proietti tu (cosi come altri proietteranno qualcos'altro), la fuori non c'è, per questo sei prezioso: perché sei vivo.
Niente vita, niente me e te, niente cavallo, niente verdurine o braciole al supermercato, niente meraviglia ne altro.
L'universo ha avuto un inizio ed avrà una fine, senza vita non ci sarebbe nessuno ad accorgersene. A quel punto, se Dio esistesse, sarebbe incazzato nero: tutta quella fatica per niente!

Inizio ad avere il sospetto che i tuoi ragionamenti abbiano sottostante la paura fondamentale di tutti: quella della morte. 
Da qui forse deriva il tuo attaccamento alla sopravvivenza ad ogni costo, e la necessitò di darsi importanza.


Si ciao, come no.

Chi invece non ha paura della morte, può arrendersi al flusso dell'esistenza. Nonché accettare la propria irrilevanza. 

Che è un modo come un altro per darsi importanza...
Poi la morte ti arriva vicino e non ti ricordi nemmeno più di che diavolo stavi parlando.

Il modo in cui ti poni ti porta necessariamente fuori strada, dato che prendi in esame le cose a freddo, come se in realtà non ti riguardassero.
In questo modo si può giocare, si può passare il tempo, ma difficilmente si può produrre alcunché di utile.

Sembri dire, di nuovo, che solo la vita conta.
Eppure la stella non ha vita, ma ciò nonostante è immensamente più grande di te, ed esiste per un tempo incommensuratamente più grande del tuo.
Tu sei vivo ma la tua vita è un battito di ciglia. Lei non è viva ma esiste quasi in eterno.
Chi è più importante?

Ho gia risposto, ma insisto.
Naturalmente, solo la vita conta.
Alla stella non importa nulla ne di se stessa, ne di nient'altro, solo a noi può importare qualcosa della stella.
La stella deve essere incommensuratamente più grande di me, altrimenti non si sarebbe potuta sviluppare come stella, mentre un essere vivente grande come una stella come potrebbe sostentarsi?
La stella può esistere per un tempo incommensuratamente più grande del mio, dato che non ha granché da fare e non ha nemmeno molta fantasia, pensa che tutte le stelle fanno pressappoco le stesse cose.
Io invece, nel mio battito di ciglia, devo muovermi! E anche in fretta! Sicuramente anche te ed altrettanto sicuramente, ogni giorno, facciamo cose diverse.

Chi è più importante?
Per chi altro può avere una qualsiasi importanza la stella se non per noi?

Guarda che la stella non pensa e non sente niente!
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Messaggioda Fior di Sole » 17/09/2023, 4:27



Ragazzi, ci ho provato, ma è impossibile leggere tutto il vostro dibattito se non con un grande impegno.

Ho comunque letto la parte iniziale e penso che Navigator apprezzerà la citazione

L'uomo non è nulla rispetto ai tardigradi.

Che noi ci estingueremo è inevitabile, ma loro saranno ancora qui, su questo pianeta.
E la cosa per qualche motivo mi dà immensa gioia e conforto.

Viva i tardigradi.

In ogni caso, per mettere una terza voce a questo dibattito particolare, su tutto quello che ho letto sono totalmente d'accordo con Navigator.
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Messaggioda Cordis » 17/09/2023, 15:48



Ciao Fior di Sole, cosa prendi? Birra? Caffè? Prosecco? Sambuca con la mosca? :hi:

ci ho provato, ma è impossibile leggere tutto il vostro dibattito se non con un grande impegno.

Eh ti credo, siamo qui a farci dei viaggi a ruota libera tra tutti e due.
Comunque piacevolissimi eh, anzi ringrazio navigator per aver tenuto duro!
Diciamo che, se certi argomenti ti prendono bene, qui li svisceriamo in tutte le salse.

L'uomo non è nulla rispetto ai tardigradi.

Che noi ci estingueremo è inevitabile, ma loro saranno ancora qui, su questo pianeta.
E la cosa per qualche motivo mi dà immensa gioia e conforto.


Se la cosa ti da gioia e conforto allora va bene così, non ho niente da ridire.

Giro la pagina e parlo di me
A me la cosa non suscita particolari emozioni, se è per questo, tempo fa, avevo letto di un particolare tipo di spora in grado di sopravvivere, nel vuoto dello spazio, fino a settantacinque anni.
Mi fa' piacere, è interessante, ma non significa molto di per se.
Tardigradi e spore possono sopravvivere a lungo in condizioni avverse? Va bene, ma se le condizioni avverse continuano, o peggiorano? fine anche di tardigradi e spore.
Immaginiamo lo scenario migliore possibile: queste primitive forme di vita sopravvivono abbastanza a lungo da arrivare su un pianeta disabitato ma con condizioni ambientali non avverse.
Tardigradi (ci credo poco) e spore (forse si) riprendono a vivere. Magari avremo un nuovo pianeta popolato da varie colture di batteri e virus, per passare allo scalino successivo (funghi e muffe) occorreranno parecchie centinaia di milioni di anni e un ambiente non solo non avverso, ma favorevole alla vita, altrimenti niente funghi e muffe e ci si ferma a virus e batteri.
Immaginando lo scenario migliore possibile _pianeta simile alla terra_ occorrerebbe un miliardo di anni per arrivare a forme di vita più evolute. Ma questo scenario è già impossibile: un eventuale pianeta simil-terrestre non è nel nostro sistema solare, ne nelle sue vicinanze, sarebbe un viaggio decisamente troppo lungo per qualsiasi spora.
Ma immaginiamo (fantascienza) che tardigradi e spore finiscano sulle lune di giove in corrispondenza dell'inflazione del nostro sole E che le lune di Giove siano diventate pianeti simil-terrestri: ok, in un miliardo di anni potrebbe svilupparsi una nuova biosfera.
Purtroppo però, molto prima di allora, il nostro sole collasserà in una nana bianca e le lune di Giove, nel giro di pochi millenni, diventeranno sfere di ghiaccio.
Gia, purtroppo il nostro sole non ha molta fantasia, fa' più o meno le stesse cose che fanno tutte le altre stelle...

Solo noi esseri umani abbiamo una possibilità di sopravvivere alla fine del nostro ambiente nativo.
Non è vero che dobbiamo estinguerci per forza, si va bene, magari capita un cataclisma o una guerra totale o qualche altro disastro che ci ammazza tutti. Ma se questo non succede? Saremo ancora qui.

Altra cosa, vi chiedo di prendere in esame l'ipotesi seguente.
L'atteggiamento mentale tuo e di navigator a me sembra avere dei punti in comune con quello di certi adolescenti/ragazzi che, di fronte alle difficoltà e incertezze della vita futura, si chiedono: perché fare questa o quella cosa? Perché prendere questa o quella iniziativa? Tanto arriverà una guerra, o un epidemia, o una catastrofe ambientale e ci porterà via tutti...
Va bene, e se questo non succede? Saremo ancora qui e dovremo decidere cosa fare della nostra vita.
Per la cronaca: attorno ai vent'anni non credevo che avrei superato i cinquanta, anzi vedevo con paura l'ipotesi di arrivarci.
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Messaggioda Cordis » 17/09/2023, 18:47



Una roba: spesso non uso le faccine e questo può rendere più difficile capire il senso di questa o quella frase. Lo faccio perché, a causa dell' errore 80 che a volte mi cancella i post, scrivo su un editor di testo, poi faccio copia/incolla, sistemo i quote e do invio, le faccine le lascio indietro...
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Messaggioda The555 » 10/10/2023, 17:38



Hai ragione su quanto detto all' inizio
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