Salve,
Vi è mai capitato di vivere un lutto che non c'è ancora stato, con tanto di sensi di colpa anticipati? Del tipo "avrei potuto chiamarla stasera e chiederle come sta", e mettersi a piangere per una scomparsa che non è ancora avvenuta?
Da piccola avevo 5 nonni, il primo è morto 10 anni fa, negli ultimi anni 3 hanno dato forfait, e adesso ne rimane solo una. Questa cosa la vivo con paura. Ormai "attendo" (forse "attendo" suono in modo macabro, meglio scrivere " mi aspetto ") di svegliarmi una mattina e di essere informata della notizia.
Ero legatissima al primo che se ne è andato e all'ultima che è rimasta (cioè marito e moglie). Si può dire che sia cresciuta con loro. Andavo spessissimo a dormire a casa loro, se volevo saltare la scuola andavo da loro, alle medie andavo a pranzo da loro, se avevo la febbre mia nonna veniva a casa e mi accudiva. Credo sia chiaro il concetto.
A seguito di un brutto periodo, essendo rimasta "da sola" , dopo ben 9-10 anni sto rivivendo il lutto del primo nonno scomparso. Una vera e propria "new entry" questa. Ho iniziato a sentire la sua mancanza dopo tutti questi anni di apparente "quiete" ( ovviamento ne ho sofferto all'epoca, ma pensavo che la cosa fosse finita lì).
È da due anni che mi sono distaccata da lei, da quando è iniziato questo periodo nero ( che non ha a che fare con la famiglia ma che comunque ha amplificato il problema). Ho bisogno di pace, di tranquillità, ho bisogno di ricominciare, ma purtroppo lei nomina parenti che io non posso sopportare. Sentire i loro nomi mi stressa, mi sale il sangue al cervello, mi parte il rancore, mi fa arrabbiare, detto in poche parole non mi fa bene psicologicamente. Purtroppo in questa "famiglia" se qualcuno sbaglia non gli si dice nulla, di conseguenza chi sbaglia, non essendo mai ammonito, avendo sempre avuto piede libero, pensa di poter fare tutto ciò che gli pare e non ha più freni. Qui funziona che a chi sbaglia non gli si viene detto nulla per non offenderlo, per "educazione", chi invece subisce deve "sopportare e metterci una pietra sù". "Sopportare" e "metterci un pietra sù" sono le parole che non mi si devono dire. Mi imbestialisco quando le sento. Quello che questo periodo buio mi ha insegnato è che bisogna avere dignità per sé stessi, lezione importante che non collima con il sopportare i soprusi, con il non dir nulla ed il non ribellarsi. Non credo che il "patire" sia una virtù da perseguire. Sto andando avanti con certi parenti ma senza stupidamente "dimenticare" , bensì rispedendo un po' di merd@ al mittente. Lo trovo molto più educativo per loro invece del "metterci una pietra sopra" (perché quest'ultima "colpisce" solo chi subisce).
Tornando al discorso, se viene a pranzo, se sto in un'altra stanza, la sento parlare sotto voce di loro. A tavola si fa scappare i loro nomi e le loro "news". Per telefono , 2 mesi fa, mi ha nominato l'innominabile ed ha aggiunto le frasi che mi fanno imbestialire. Ho interrotto bruscamente la telefonata infastidita.
Tuttavia, a differenza dei "Giuda" che vivono sotto il mio stesso tetto, lei ha 83 anni, è anziana, e gli anziani soffrono di solitudine. Non posso prendermela allo stesso modo. Però avevo "stabilito" una semplice "regola", ovvero il non nominare i loro nomi. Non voglio sapere nulla di quelle persone. Ne va del mio equilibrio. Nel caso domani mi attenda la "mesta novella", cercherò di pensare che stavo (sto) passando un brutto periodo, che avevo (ho) bisogno di rimettermi in sesto, che dovevo ( devo ) pensare a me stessa per il mio bene, perché non c'era ( non c'è ) nessuno a farlo al posto mio, che dovevo (devo ) in qualche modo <<sopravvivere>>.
Ma so già che non basterà e che i sensi di colpa si faranno sentire. Purtroppo quando una persona ci lascia si tende ad idealizzarla ed a mortificare troppo eccessivamente, e a volte anche ingiustamente, noi stessi.
Aggiungo, con imbarazzo, che prima della telefonata, per "scusarmi" del distacco le inviavo comunque dei "pensierini" ( della serie compro il tuo affetto )
E voi ? Vi siete mai trovati a vivere un lutto anticipato? Come avete reagito? Oppure come reagireste?
Scusate l'ennesimo post prolisso.