kathellyna ha scritto:White Rabbit ha scritto:
penso sia relativo, per alcuni problemi può servire e per altri no.
mi è sembrato di capire che frequenti questa gente o lo hai fatto in passato. se posso, ti è/è stato utile? o una perdita di tempo? ha effettivamente migliorato la tua vita?
buongiorno kathellyna.
Sì, ho frequentato psicoterapeuti dal 2015 al 2022. Ma non continuativamente; li ho frequentati a periodi cambiandone molti. In tanti casi ho fatto sola la prima seduta gratuita conoscitiva, così da esaurire tutti gli psicoterapeuti della mia città che offrono la prima seduta gratuita ahah.
- ho iniziato da una psicoterapia di gruppo di otto sedute al centro di ascolto dell'università. Dal punto di vista dei benefici dati dalla psicoterapia in sé, l'aiuto è stato nullo. La psicologa si basava su un approccio chiamato ACT, incentrato sulla mindfulness, sul distacco dai propri pensieri, sul trovare valori verso cui indirizzare la propria vita. Forse gli altri partecipanti al gruppo si sono trovati meglio rispetto a me, ma è chiaro che ognuno ha problemi differenti. In sostanza l'unico risultato positivo sta nel fatto che sono uscito qualche volta con 2-3 partecipanti al gruppo.
- in seguito ho fatto quasi due anni di una psicoterapia che segue un indirizzo chiamato Schema Therapy, una sorta di sottogenere della cognitivo-comportamentale. Questi quasi due anni sono da suddividere in due blocchi, perché prima ho mollato la psicoterapeuta e poi ci sono tornato. La psicoterapeuta era una ragazza di 29-30 anni molto carina e con un atteggiamento materno. Le sedute erano molto piacevoli, di solito erano l'ora migliore della settimana. Mi sentivo libero di esprimere liberamente le mie emozioni e di essere me stesso, questo era molto bello. Peccato che da un punto di vista pratico le sedute fossero totalmente inutili, la mia quotidianità non veniva intaccata. Tuttavia, un elemento di beneficio si può trovare. Credo che il rapporto con lei potesse essere considerato come modello di rapporto ideale da tentare di ripetere nella vita reale: ovvero un rapporto in cui sono me stesso, mi esprimo senza problemi e ricevo accoglienza e comprensione. Forse con alcune persone conosciute in quel periodo mi sono aperto di più per merito di questo modello relazionale dato dalla psicoterapia. Detto questo, nel complesso la mia vita è peggiorata molto nel periodo in cui ho fatto psicoterapia con lei. Tante chiacchiere carine e pochi fatti, poca attenzione alla vita vera. Del tipo, stare a parlare di quando ero bambino mentre nella realtà continuo a non dare esami all'università.
- nel mezzo ai due blocchi della Schema Therapy, ho fatto circa sette mesi di terapia breve strategica. All'inizio mi è stata molto utile. Ogni settimana ci davamo degli obiettivi concreti, riuscire a metterli in pratica mi dava un senso di autoefficacia che mi faceva sentire produttivo. Però a un certo punto l'utilità delle sedute è svanita. Non sono riuscito a prepararmi in tempo per un esame universitario, questo mi ha provocato sconforto e ha rotto i piani che mi ero fatto. Era già indietro con l'università e non accettavo di aver provocato un ulteriore ritardo. Mi ero contruito un piano preciso e rigido che ormai era stato scalfito. Dunque dal quel momento in poi le sedute sono state inutili, non avevo più la forza e la motivazione di perseguire gli obiettivi di cui si discuteva. E la psico non sapeva farci nulla.
A questo punto siamo all'estate del 2019 e mi trovo prosciugato di soldi e molto sfiduciato verso la psicoterapia. Faccio una serie di incontri conoscitivi che solitamente si fermano già al primo incontro. In un caso sono arrivati a tre sedute e nel caso più fortunato a cinque. Cerco qualcosa di concreto, che possa realmente impattare sulla mia vita. Invece spesso trovo risposte vaghe e perciò fastidiose. Se una persona va da un medico perché gli fa male un ginocchio e il medico gli dice "ma sì, ne discuteremo, i tempi sono indefiniti, ci vuole consapevolezza, approfondiremo... intanto dimmi che rapporto avevi coi tuoi nonni"... beh, c'è da incavolarsi. E questo è il genere di frasi tipiche che ascoltavo dagli psico al primo incontro. Eppure i problemi che ponevo erano tanto reali e concreti quanto un dolore a un ginocchio di cui si può parlare a un medico.
L'ultima esperienza risale a circa un anno fa. Otto sedute al CSM a costi ridottissimi. Tempi di attesa assurdi, sei mesi di attesa. Sedute imbarazzanti. Lo schema era sempre lo stesso. Psico: "Eh, per cambiare la tua vita devi trovare lavoro". Io: "Certo, ma il mio curriculum fa schifo e mi vergogno a mostrarlo in giro, è ridicolo per una persona della mia età". La psico non sa più cosa inventarsi e tira fuori discorsi banali per cercare di convincermi che il mio CV non fa così schifo, quando in realtà è oggettivo che sia decisamente sotto la media.
ti hanno mai detto o fatto capire in qualche modo che pensano che tu sia ingrato, viziato ecc. in terapia?
No. Di solito son brave persone. Sono gentili e ci mettono buona volontà. Il punto gravemente problematico sta nella mancanza di concretezza. Cioè, se uno ci vuole andare solo per sfogarsi o per conoscere meglio se stesso o per ricevere qualche semplice consiglio, va benissimo. Ma se uno vuole concretamente modificare una vita che gli fa schifo, credo che possano anche risultare inutili. Se ad esempio l'obiettivo di una persona è avere amici, o la ragazza o diventare ricco, servono strategie concrete orientate a questo. Personalmente ho avuto la sensazione che o la terapia fosse troppo distante dalla realtà di tutti i giorni, oppure ci mettesse la buona volontà per andare sui problemi quotidiani senza tuttavia portare a risultati.
Secondo me la psicoterapia andrebbe riformata, ci vorrebbe un indirizzo che dia un aiuto concreto anche fuori dall'ambiente della seduta. Esempio: far conoscere i pazienti tra loro, accompagnare un paziente a cercare lavoro, aiutarlo materialmente nel seguire corsi o tenergli compagnia. Tante persone hanno grossi problemi di solitudine; una breve chiacchierata a settimana è un qualcosa di decisamente effimero per chi ha una vita vuota e sola.
mi è sembrato qualche volta di notare in alcuni tuoi messaggi un atteggiamento vagamente simile al mio a proposito dei rapporti con le altre persone e con certe circostanze della vita.
ah ottimo. In che cosa hai notato somiglianze?