Come essere felici... SEMPRE!

[ncode]

Approfitto di questo spazio per parlare di un argomento che è sempre mancato in questo forum...

Premetto che non conosco la formula magica che consente di essere felici sempre ma se ognuno di noi propone la propria soluzione, anche con piccoli esempi di vita, esperienze personali, FORSE, la troveremo insieme questa formula.

1.

Partiamo innanzitutto col dire che TUTTI ABBIAMO PROBLEMI! Di tanti tipi e c'è chi si impegna per risolverli, chi si nasconde dietro questi problemi per paura o altro, chi indossa una maschera e non li mostra in pubblico e chi pensa che i suoi problemi siano sempre più gravi di quelli degli altri.

Leggere una dodicenne che scrive di piangere e soffrire tanto per aver avuto un litigio con la sua unica amica può sembrare un problema banalissimo per noi utenti più grandi... questo perché tendiamo a sottovalutarli, pensando a quelli che, dal nostro punto di vista, sono realmente più gravi (lavoro, economia, autonomia, ecc.). Qui commettiamo il primo errore perché la ragazzina sta affrontando per la prima volta un problema che le sta sconvolgendo l'esistenza, la sta isolando dal mondo, così come può essere quello della mancanza di lavoro per noi più grandi!! Non esiste una gravità maggiore dell'altra perché ognuno la vive nel contesto in cui è proiettato. Il mondo, che a noi appare banale, purtroppo ha spinto ragazzini e ragazzine a suicidarsi per tali "banalità", questo perché la capacità di gestire i problemi non è univoca per tutti, c'è chi ci riesce e chi resta intrappolato in un limbo senza fine. Quindi la prima cosa è: NON SOTTOVALUTARE MAI I PROBLEMI DEGLI ALTRI.

ora tocca a voi, una vostra esperienza, un insegnamento di vita che volete condividere, qualcosa che vi ha reso migliori anche solo per un attimo.

[Camel]

mando il mio sim a studiare felicità vitalizia, fine.

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mi sono appena accorta di aver inaugurato come prima risposta il primo topic sul nuovo forum

[samhaim]

mando il mio sim a studiare felicità vitalizia, fine.

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dovevi scrivere "prima" come si fa su FB

[Camel]

mando il mio sim a studiare felicità vitalizia, fine.

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dovevi scrivere "prima" come si fa su FB

...e su youtube, ahah, sarà per la prossima volta

[Deth K]

Come esser felici non lo so ma dopo quattro sere di fila e da attualmente ubriaco vi assicuro che la birra non rende felici
Pace

[Hakiriel]

Davvero una bella iniziativa, azzeccatissima per il nuovo forum! Non so però quanto verrà effettivamente apprezzata/capita o seguita.
La cosa principale che ormai accade, è il diventare vittima dei tuoi stessi problemi, creandotene di altri e rimanendo così arroccati in un limbo, come dicevi tu. E, ancora, ciò che hai scritto,

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Leggere una dodicenne che scrive di piangere e soffrire tanto per aver avuto un litigio con la sua unica amica può sembrare un problema banalissimo per noi utenti più grandi... questo perché tendiamo a sottovalutarli, pensando a quelli che, dal nostro punto di vista, sono realmente più gravi (lavoro, economia, autonomia, ecc.). Qui commettiamo il primo errore perché la ragazzina sta affrontando per la prima volta un problema che le sta sconvolgendo l'esistenza, la sta isolando dal mondo, così come può essere quello della mancanza di lavoro per noi più grandi!! Non esiste una gravità maggiore dell'altra perché ognuno la vive nel contesto in cui è proiettato.

mi è capitato (e mi capita, essendo in quell'età che è la via di mezzo) davvero troppe volte già da bambina, poiché la "realtà", e quindi i problemi, son fatti dal modo in cui noi vediamo il mondo, le cose che ci circondano e che avvengono; ogni problema è rapportato all'età che si ha, ma non per questo si può sminuire. Piuttosto, i criteri per stabilire se un problema lo sia effettivamente oppure no, sono altri; faccio un esempio proprio banale: se qualcuno è afflitto (?) dal non sapere quale vestito indossare, nessuno mai potrà vederlo davvero come un problema.
Al di là di queste ovvietà (che purtroppo non lo sono per tutti), mi vien da dire la bruttissima cosa di esser diventata migliore proprio a causa di ALCUNI dei miei problemi. Mi ha aiutata molto pormi sempre degli obiettivi da raggiungere o conquistare, anche banali, senza i quali invece in un periodo ho rischiato di diventare un tutt'uno con il letto, perdendo anche quasi 9 kg; e quella era la mia fase di limbo, da cui mi son tirata fuori realizzando che la causa principale del mio male-in quel momento- sarebbe perpetuata solo se io avessi continuato proprio a stare così. Io volevo allontanarla, ma non stavo facendo niente perché accadesse, anzi! La stavo subendo solamente, duramente.
Purtroppo c'è da dire che, soprattutto man mano che avanza il tempo, le emozioni che ti spingerebbero a reagire normalmente (rabbia, sdegno, ira, indignazione, disprezzo, irritazione ecc) non le prova più nessuno; sono emozioni negative, è vero, ma sono loro che ti liberano da una condizione di schiavitù, totalmente passiva, nei confronti degli altri che hanno contribuito a creare i problemi che hai (e di certo non l'hanno fatto in modo positivo). Una volta provate queste emozioni e scaricate nel giusto modo, il cervello automaticamente farà rilassare mente e corpo producendo ormoni (serotonina, orexina e così via -quindi è un fatto di biochimica-) alleviando, almeno parzialmente, lo stress accumulato che fa rimanere nella condizione di chiusura totale, di negatività e di indifferenza/accettazione.
In particolar modo, poi, quelli che dicono di "non sentire nulla ormai", sono proprio i primi invece che qualcosa la sentono eccome, ma è un emozione totalmente inutile che, appunto, non porta a nulla: la rassegnazione. Son rassegnati anche se giovani, "ormai" lì con il solito "e che ci devo fare?!", risposta data per qualsiasi cosa.
Certo è che, se vogliamo parlare di colpe, inizialmente la colpa non è la loro (di chi vive nel limbo, aggrappato a cose che mantengono ancor di più tale la sua condizione) ovviamente, ma di come è stato costruito questo sistema, la società in cui viviamo che ci ostacola inverosimilmente in tutti i modi. Però prima o poi uno si sveglia! Ed è proprio quando si accettano tali condizioni passivamente che la colpa, assieme al volante, passa a noi; tradotto vuol dire che, poi, qualcosa la si deve fare, si deve reagire! E' vero anche che, purtroppo, molti oltre a non reagire, non la vedono neanche la causa del problema, seppur presente davanti ai loro occhi! E se non vedono la causa, (tecnicamente) non possono reagire, non vedono neanche la soluzione, quindi non fanno nulla.

[九喇嘛]

Essere felici sempre è contro le regole della vita, significa diventare una macchina.
Noi non siamo una macchina rifletteteci anche noi abbiamo dei sentimenti e se proviamo solo uno allora mi spiace non sei umano.
Non si può essere per sempre felici, oltre al fatto che non si chiamerebbe vita se ogni tanto non piangi.
Essere felici per sempre è come diventare un vegetale, ha sempre lo stesso aspetto ed è cosi noioso.

Pft quanta gente ignara del fatto che le lacrime sono belle proprio perché ci sono due tipi: quelle di felicità e quelle di tristezza.

[Premio Nobel]

Un mio importante insegnamento che mi ha permesso di essere più felice rispetto al passato è essere onesti con se stessi, e quindi di non auto-ingannarsi

Secondo me non tutte le persone possono essere felici, poichè purtroppo vivono una esistenza negativa ( ad esempio se fossi nato in un campo di concentramento, o in una guerra, probabilmente non sarei felice, ma potrei diventarlo se ad esempio dovesse finire)...
Fortunatamente però non tutti viviamo in queste circostanze così negative, e quindi se uno comprende la natura vera e propria dei propri problemi può anche riuscire a viverci meglio e anche a conviverci ...

Il metodo che ho usato è il seguente: se un gemello identico a te vivesse quanto tu stai vivendo, lo definiresti una persona felice oppure no?...
Io personalmente magari proprio felice non lo definirei, poichè per quanto riguarda me ho comunque dei desideri insoddisfatti... Ma comunque non credo che sarei così facilmente propenso a definirlo depresso o in una brutta esistenza

[ncode]

Essere felici sempre è contro le regole della vita, significa diventare una macchina.
Noi non siamo una macchina rifletteteci anche noi abbiamo dei sentimenti e se proviamo solo uno allora mi spiace non sei umano.
Non si può essere per sempre felici, oltre al fatto che non si chiamerebbe vita se ogni tanto non piangi.
Essere felici per sempre è come diventare un vegetale, ha sempre lo stesso aspetto ed è cosi noioso.

Pft quanta gente ignara del fatto che le lacrime sono belle proprio perché ci sono due tipi: quelle di felicità e quelle di tristezza.

No, il tuo ragionamento è totalmente distorto (senza offesa), ti spiego perchè:
Tu parli di felicità soltanto quando alternata a momenti di tristezza ma non è così! La vita non è solo bianca o nera! Io sono perennemente in stato di quiete, sereno, non provo rabbia immotivata, non sono mai stato invidioso, ho sempre puntato sulle mie capacità e si, forse ho una forte autostima ma la felicità non è perenne, ovvio!

La felicità è una metafora per dire che si può raggiungere uno stato di quiete personale come quella che provo io. Non nascondo che qualche momento di sconforto capita anche a me ma proprio perché riesco a far leva sulle mie capacità di ripresa durano poco quei momenti e torno allo stato di serenità/quiete che ti dicevo... (felicità metaforica = non tristezza)

Che poi essere "non tristi" è come essere sempre felici ma, ripeto, il concetto è una metafora e piuttosto che irrompere o "rompere" nel topic con una considerazione del tutto personale e fuori tema, puoi scrivere cosa ti rende felice quando ci riesci, sempre se non provi piacere nel dispiacere... perchè in tal caso è un problema diverso.

[simplicio]

la storia della ragazzina ci puo' riflettere sul nostro passato.io da bambino ero timido e impacciato.ho avuto delle difficolta' con i rapporti con i miei compagni di scuola.poi quando sono diventato grande.a 22anni sono andato via di casa,a farmi una mia vita indipendente dalla famiglia,non sull'aspetto economico ma avere una crescita personale senza essere condizionato dai miei genitori.perche' quando ero piccolo ero condizionato dalla rigidita' di mio padre,che dice di volermi bene,ma mi ha trasmesso tanta insicurezza che oggi faccio tanta fatica nei rapporti con gli altri o prendere delle decisioni.il passo che ho fatto di andare a vivere per conto mio, lo considero un aspetto felice della mia vita,pero' ci sono momenti che mi sento triste.per essere felici...sempre,bisogna avere tanta pazienza e fiducia in se stessi.